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PALIO DI SIENA
Approfondimento
Approfondimento: PALIO DI SIENA
Di origine medievale, è una corsa di cavalli montati dai fantini di dieci contrade (di cui tre estratte a sorte tra la partecipanti dell'anno precedente, da aggiungere alle sette escluse di quella stessa edizione) delle diciassette in cui è divisa la città: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Dragone, Giraffa, Istrice, Unicorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone. La disputa equestre più famosa d'Italia si corre 2 volte l'anno: il 2 luglio, festa della Madonna di Provenzano, ed il 16 agosto, festa dell'Assunzione. Il suo regolamento definitivo risale al 1656, quando se ne fissarono: la data; il luogo (la piazza del Campo di Siena, ove i cavalli compiono tre giri vorticosi); il numero delle contrade della città, con il divieto di raggruppare le esistenti o di crearne altre. Premio del Palio, che da allora si celebra senza interruzioni, è un drappo (dal latino "pallium", drappo, che, per estensione, finì per indicare la corsa stessa) di seta dipinta con l'effigie della Madonna e gli stemmi della città, consegnato al cavallo della contrada che taglia per primo il traguardo, anche "scosso", cioè senza fantino. La gara, che si tiene con il fiato sospeso i contradaioli, tutti i senesi e le migliaia di turisti che seguono la manifestazione, è preceduta dalla benedizione del drappo e dei cavalli, da un corteo in originali costumi medievali e dalla "sbandierata" degli alfieri delle diciassette contrade di fronte al palazzo comunale.
