Territorio. Provincia della Toscana nord-orientale, articolata in 44 comuni, fra cui spicca il capoluogo di regione; la sua circoscrizione include il Valdarno Inferiore fino alla confluenza dell'Elsa, le propaggini settentrionali dei monti del Chianti, la valle della Sieve e il tratto dell'Appennino Tosco-Emiliano compreso tra il monte Falterona e il passo della Futa. Si presenta quindi pianeggiante al centro e lungo il confine sud-occidentale (Valdelsa) ma il suo profilo non fa registrare brusche impennate neanche in corrispondenza del crinale appenninico: su tutta l'estensione della provincia domina un clima pressoché uniforme, di tipo continentale. La popolazione -caratterizzata da un elevato indice di vecchiaia e omogenea, se si eccettua una grossa comunità di Cinesi tra Firenze e Campi Bisenzio- tocca vertici di concentrazione nella conca fiorentina e nel Valdarno Inferiore, che vivono senza contraddizioni il ruolo di protagonisti della crescita industriale della regione e quello di custodi di un patrimonio inestimabile di civiltà, accumulato in secoli di fervore culturale. Lo stemma, concesso con Regio Decreto, raffigura il giglio, lo stesso che nei secoli ha contraddistinto il comune fiorentino, nei colori rosso e argento.
Comunicazioni. La presenza dell'area metropolitana fiorentina e l'importanza logistica del Valdarno come asse di penetrazione nell'entroterra della penisola, fanno sì che la provincia goda di un assetto viario e ferroviario di collegamento fra nord e sud della penisola, incrocio di direttrici longitudinali e trasversali: l' Autostrada del Sole e la linea direttissima Roma-Firenze-Bologna, da un lato; la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, l'autostrada Firenze-mare, la linea Firenze-Pisa, dall'altro.
Storia. L'attuale circoscrizione ricalca, grosso modo, l'estensione del contado del Comune fiorentino agli inizi del XIV sec., al termine di un processo di assoggettamento, durato due secoli, dei centri di potere feudale (Guidi, Alberti; Ubaldini, Cadolingi e molti altri ancora) e dei liberi Comuni. In epoca moderna Pietro Leopoldo ristrutturò le comunità comprese nel contado fiorentino; l'istituzione della provincia, sottoposta nel tempo a vari rimaneggiamenti di confini -nel 1992, sette dei suoi comuni sono confluiti nella nuova provincia di Prato- risale invece al 1859 e scaturì dall'aggregazione degli 82 comuni che allora formavano il compartimento fiorentino del Granducato.
Struttura socio-economica. Attualmente la prepotente affermazione dell'industria, principalmente nella conca fiorentina e nel Valdarno Inferiore, unita al razionale e intensivo sfruttamento della campagna -con una specializzazione vitivinicola nel Chianti-, ha generato elevati valori di reddito e di consumi. Di questi si avvantaggia notevolmente la qualità della vita; la dotazione di infrastrutture dei vari centri privilegia la diffusione della cultura, nell'area del capoluogo e nel Valdarno Inferiore, nonché le funzioni ricettive, nel Mugello e nel Chianti.