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MURAT GIOACCHINO
Approfondimento
Approfondimento: MURAT GIOACCHINO
Nato a La Bastide, oggi La Bastide-Murat, nel 1767, fu amico devoto di Napoleone, del quale sposò la sorella, si arruolò nell'esercito del futuro imperatore, partecipò alle campagne d'Italia e d'Egitto e contribuì alla riuscita del colpo di stato del 18 brumaio (novembre 1799). Nel 1804 ricevette la nomina a governatore di Parigi, maresciallo di Francia e principe dell'Impero. Nel 1808 costrinse Carlo IV di Borbone alla resa di Baiona, salì sul trono di Napoli e promulgò il codice napoleonico. Si dedicò quindi alla riorganizzazione dell'esercito, favorì i lavori pubblici e abolì i privilegi feudali. Partecipò alla campagna di Russia e fu di nuovo al fianco di Napoleone a Dresda e a Lipsia. Ritornato a Napoli, confidò per breve tempo nell'aiuto dell'Austria ma si accorse ben presto che proprio questa lavorava piuttosto per la restaurazione del potere borbonico. Durante il governo dei Cento Giorni tentò di suscitare la rivolta dei patrioti italiani e dichiarò guerra all'Austria. Sconfitto a Tolentino il 2 maggio 1815, si rifugiò prima in Provenza e poi in Corsica; tornato in Italia per riconquistare il regno, a Pizzo di Calabria (l'odierna Pizzo, in provincia di Vibo Valentia) venne catturato e giustiziato nello stesso anno.
