“Comune sparso”, con sede in località Grottola; di origine antica; sede di una vivace produzione artigianale di oggetti in legno (cesti e barili), trae sostentamento principalmente dall’agricoltura e dalla silvicoltura. Buona parte dei marzanesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, è concentrata nel capoluogo comunale mentre il resto della comunità si distribuisce in alcune altre località (Ameglio, Campagnola e Tuorofunaro), in diversi aggregati urbani minori e in case sparse sui fondi. L’abitato, interessato da una discreta espansione edilizia, è in parte disteso sul crinale di una collina e in parte arroccato sulla cima di un piccolo rilievo. Il territorio comunale, classificato collinare, e che contiene un’isola amministrativa del comune di Roccamonfina, è scandito dalle curve regolari e smussate dei contrafforti collinari del monte Santa Croce, sulle cui pendici si alternano seminativi, vigneti e boschi di castagni, cerri e querce. Numerosi corsi d’acqua tributari del fiume Volturno solcano il comprensorio marzanese, offrendo rifugio a una ricca avifauna acquatica stanziale o migratrice, comprendente il fischione, il germano reale, la marzaiola, la moretta, la gallinella d’acqua e la folaga. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato un castello d’argento, formato da due torri e una cortina muraria munite di merli “alla ghibellina”; nel “capo” compare una croce a tau nera su fondo d’argento.