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BOCCHE DI BONIFACIO
Approfondimento
Approfondimento: BOCCHE DI BONIFACIO
Si indica con questo nome il braccio di mare che divide il sud della Corsica dal nord della Sardegna.Caratterizzato da una relativa estensione di bassifondi che non superano i 60-70 metri di profondità, si apre sul lato occidentale senza incontrare alcun ostacolo ed è invece interrotto a oriente da una costellazione di isole di rara bellezza, quali l'Arcipelago della Maddalena, a sud, e l'Arcipelago di Lavezzi, a nord, formatisi circa 15 milioni di anni fa. La particolare conformazione morfologica del canale, che trova la sua parte più stretta tra l'estrema punta settentrionale della Sardegna, Punta Falcone, e l'estrema punta meridionale della Corsica, Capo Sperone, favorisce l'incanalatura dei venti che qui aumentano pericolosamente velocità, provocando un dinamismo di mareggiate cui è legata la rinomata violenza delle correnti marine che attraversano lo stretto. La storia parla di centinaia di imbarcazioni naufragate, i cui resti giacciono ancora oggi sul fondo del canale; la più famosa, la nave di Spargi, affondò sulla Secca Corsara nel 120 a.C. circa. A conferma di tutto ciò intervengono interessanti riferimenti mitologici: il paese dei Lestrigoni, citato nell'Odissea di Omero, corrisponde a Porto Pozzo, che si trova nella parte settentrionale della Sardegna, dove Ulisse perse tutte le navi tranne la propria. Storia e mitologia unite in affascinanti e inquietanti racconti che partecipano alla descrizione di uno dei luoghi più belli del Mediterraneo: il canale delle Bocche di Bonifacio è infatti caratterizzato da spettacolari fondali che ospitano, fra le acque cristalline, specie animali e vegetali fortemente diversificate, costituendo ancora oggi un prezioso patrimonio naturale.
