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MURGE (LE)
Approfondimento
Approfondimento: MURGE (LE)
Questo nome, che richiama il significato di pietra, roccia, viene dato ad un altopiano formato da rilievi piuttosto modesti (soltanto la Torre Disperata raggiunge i 680 metri), che digrada da un lato verso il mare Adriatico e dall'altro verso il golfo di Taranto. È un terreno calcareo privo di corsi d'acqua e con frequenti fenomeni carsici. L'acqua piovana, sciogliendo il calcare, ha scavato valli e voragini, scomparendo nel sottosuolo attraverso inghiottitoi e formando splendide grotte. L'altopiano si suddivide in diverse zone, con caratteristiche fisiche e antropiche diverse. La parte più interna costituisce la "Murgia alta", che si presenta ondulata, piuttosto arida e dominata da terreni in gran parte incolti o adibiti a pascoli e, dove è possibile, a coltivazioni di grano duro. La densità di popolazione è bassissima, in quanto la presenza umana è temporanea, come si può indurre dall'esistenza di capanne che servono solo come punto di appoggio per lo svolgimento dei lavori agricoli, perché gli abitanti vivono in grosse cittadine rurali, ai margini dell'altopiano. La "Murgia bassa" presenta alture comprese tra i 350 e i 100 metri ed è caratterizzata da una vegetazione piuttosto ricca, che comprende ulivi, mandorli e viti, e da un notevole frazionamento dei terreni, delimitati dai tipici muretti di pietra. Questa zona, più ricca anche per la presenza di industrie e di un buon sistema viario, è più densamente abitata ma evidenzia lo stesso fenomeno della presenza di dimore temporanee, prova che l'uomo in quelle zone non ama vivere in campagna. La "Murgia costiera" è una zona piuttosto limitata ma senz'altro favorita dalla presenza del mare, dalle attività legate alla pesca e al commercio e da un terreno più fertile, per la presenza di falde acquifere che consentono l'irrigazione e quindi abbondanti coltivazioni di ortaggi. È caratterizzata da grossi insediamenti costieri densamente abitati. La "Murgia dei Trulli" si trova nella zona sud-orientale, tra Mola di Bari (BA) e Ostuni (BR), con alture tra i 300 e i 500 metri, e presenta un paesaggio molto originale. Il suolo non è brullo, la campagna è ricca di vegetazione, soprattutto di mandorli e ulivi, ha diversi nuclei abitati, molti dei quali costituiti dai caratteristici trulli. Qui è molto rilevante l'opera dell'uomo, che ha trasformato il paesaggio rendendolo vivo e rigoglioso. Fin dal secolo scorso si sono create tante piccole proprietà terriere, con la liquidazione dei beni della Chiesa e la divisione dei latifondi, e sono state incrementate le coltivazioni di viti, mandorli e altri prodotti agricoli, liberando il terreno dalle pietre e creando opportuni drenaggi. La "Murgia Tarantina", che digrada verso il golfo, è formata da terreni più teneri e di formazione più recente. I fenomeni carsici qui sono poco diffusi ma il paesaggio si presenta piuttosto arido ed è utilizzato per la coltivazione estensiva dei cereali e per l'allevamento ovino, nella parte più alta, per le colture arboree, nella zona più bassa. Un elemento che distingue questa località è la presenza di solchi nel terreno che, a seconda della profondità, assumono il nome di "lame" (forme dolci) e di "gravine" (forme molto profonde), ai bordi delle quali sono sorti vari centri abitati: Ginosa (TA), Laterza (TA), Massafra (TA).