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Provincia di NOVARA
Capoluogo: Novara
Scheda
- Superficie: 1.338,79 Kmq
- Abitanti: 366.479
- Densità: 273,74 ab./Kmq
- Codice ISTAT: 003
- Numero comuni: 88
Provincia di Novara - Ambiti
DEFINIZIONE È possibile ripartire la circoscrizione novarese in due ambiti, individuati in base a caratteri territoriali e urbanistici nonché sulla base dell'analisi della capacità di attrazione e del raggio d'influenza dei suoi centri principali: l'area metropolitana, che trova il suo naturale punto di aggregazione nel capoluogo di provincia e riunisce i comuni distribuiti tutt'intorno; il Vergante o Novarese centro-settentrionale, che comprende i rilievi collinari che raccordano l'alta pianura novarese alla zona montuosa; nella parte nord-occidentale di quest'ambito si tovano sei comuni (Ameno, Armeno, Miasino, Orta San Giulio, Pella e Pettenasco) che gravitano su Omegna (VB), nell'ambito sub-provinciale del Cusio.
Area metropolitana: Barengo, Bellinzago Novarese, Biandrate, Borgolavezzaro, Briona, Caltignaga, Càmeri, Carpignano Sèsia, Casalbeltrame, Casalèggio Novara, Casalino, Casalvolone, Castellazzo Novarese, Cerano, Fara Novarese, Galliate, Garbagna Novarese, Granozzo con Monticello, Momo, Olèggio, Landiona, Mandello Vitta, Nibbiola, Novara, Recetto, Romentino, San Nazzaro Sèsia, San Pietro Mosezzo, Sillavengo, Sozzago, Terdobbiate, Tòrnaco, Trecate, Vespolate, Vicolungo, Vinzàglio.
Vergante: Agrate Contùrbia, Ameno, Armeno, Arona, Boca, Bogogno, Bolzano Novarese, Borgomanero, Borgo Ticino, Briga Novarese, Castelletto sopra Ticino, Cavaglietto, Cavàglio d'Agogna, Cavallìrio, Colazza, Comignago, Cressa, Curèggio, Divignano, Dormelletto, Fontaneto d'Agogna, Gargallo, Gàttico, Ghemme, Gozzano, Grignasco, Invòrio, Lesa, Maggiora, Marano Ticino, Massino Visconti, Mèina, Mezzomerico, Miasino, Nebbiuno, Olèggio Castello, Orta San Giùlio, Paruzzaro, Pella, Pettenasco, Pisano, Pogno, Pòmbia, Prato Sèsia, Romagnano Sèsia, San Maurìzio d'Opàglio, Sizzano, Soriso, Suno, Vàprio d'Agogna, Varallo Pòmbia, Veruno.
AREA METROPOLITANA
Territorio. Rappresenta il cuore della provincia non solo per ragioni geografiche ma anche per l'alto grado di urbanizzazione e la forte concentrazione industriale. I fiumi Ticino e Sesia, con i loro affluenti (torrenti Terdoppio e Agogna), attraversano
l'interno territorio. Immissario ed emissario del lago Maggiore, il Ticino scorre lungo una valle stretta, tra colline moreniche e alti terrazzamenti circondati da brughiere, che si amplia lasciando spazio alla pianura. Le correnti, insinuandosi ai lati del corso del fiume, danno origine a rami secondari che, non più alimentati, si trasformano nel caratteristico ambiente delle lanche, sicuro rifugio di anatre e gallinelle d'acqua. L'area è tutelata dal Parco della Valle del Ticino, primo parco fluviale europeo, istituito nell'agosto del 1978.
Comunicazioni. Le principali direttrici del traffico sono rappresentate dalle strade statali n. 229 del Lago d'Orta, n. 299 di Alagna, n. 11 Padana Superiore, n. 211 della Lomellina, n. 32 Ticinese, n. 336 dell'Aeroporto della Malpensa e n. 594 Destra Sesia. La qualità dei collegamenti è migliorata dalla possibilità di usufruire del tracciato autostradale dell'A26 Voltri-Gravellona Toce e dell'A4 Torino-Trieste, nonché delle linee ferroviarie Oleggio-Arona, Novara-Domodossola, Biella-Novara, Novara-Alessandria, Novara-Laveno Mombello, Novara-Saronno e Vercelli-Pavia.
Storia. Di origini antichissime, Novara divenne municipium nel 42 a. C. Nel 774 Carlo Magno e i suoi franchi occuparono il territorio, suddiviso in diversi comitati. Le ultime invasioni barbariche portarono alla realizzazione di molti castelli e alla fortificazione delle città. Nel 1116 Novara venne riconosciuta come comune e ben presto iniziò la sua politica espansionistica che si concluse con la conquista dei territori del nord. I secoli dal XII al XV furono per la città densi di avvenimenti politici: sottomessa da Federico Barbarossa nel 1154, aderì alla Lega Lombarda nel 1168. I contrasti all'interno del comune portarono pian piano al disgregarsi dello stato cittadino e al passaggio alla signoria regionale. In seguito alle lotte con Vercelli per il predominio sulla Valsesia e ai contrasti tra le fazioni nobiliari dei Tornielli e dei Brusati, nel 1311 passò sotto il dominio visconteo e subì tutte le conseguenze della guerra tra i Visconti e gli Sforza. Nel 1713 passò sotto il dominio austriaco, sancito dal trattato di Utrecht dell'11 aprile. Dopo la pace di Vienna del 1735, tra la Francia, l'Austria e il regno di Sardegna, la città fu concessa a Carlo Emanuele III, diventando parte degli Stati Sardi. In seguito alla rivoluzione francese, durante il periodo napoleonico, venne creato il Dipartimento dell'Agogna, comprendente cinque distretti. La Restaurazione riportò i Savoia, e successivamente Novara fu al centro dell'ultima fase della prima guerra d'indipendenza.
Struttura socio-economica. Caratterizzata da una sostanziale stabilità demografica, ha contemporaneamente sviluppato l'agricoltura (soprattutto con la coltivazione del riso) e l'industria (alimentare, meccanica, chimica, tessile); in tempi più recenti ha scoperto il terziario e il turismo, che offre, insieme alle bellezze artistiche, una ricchissima tradizione di bontà gastronomiche e di sapori unici. Pertanto, accanto alla fruizione di un patrimonio architettonico di notevole pregio, non può mancare un viaggio nel gusto, per scoprire il riso nelle sue mille preparazioni (in testa la straordinaria paniscia), i formaggi (il gorgonzola su tutti), i vini delle colline, i salumi (tra cui il “salam d‘la duja”), i dolci (come i tipici “biscottini di Novara”).
VERGANTE
Territorio. È una vasta zona collinare situata a ovest della sponda piemontese del Lago Maggiore. Caratterizzato da un clima mite e da terreni particolarmente adatti alla coltivazione della vite, è divenuto frequentata meta turistica sia per la qualità dell'offerta enogastronomica, sia per la suggestione del paesaggio, con aree incontaminate di grande valenza naturalistica. Area protetta è il Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago, nei pressi di Arona. Grande fascino rivestono le cittadine rivierasche, che offrono al visitatore eleganti ville e fioriti viali che corrono lungo le rive del Lago Maggiore, ma anche i vari borghi dell'entroterra, come Oleggio Castello oppure Invorio, considerata la “porta del Vergante”.
Comunicazioni. La qualità dei collegamenti è di buon livello e si affida alle strade statali n. 229 del Lago d'Orta, n. 299 di Alagna, n. 33 del Sempione, n. 32 Diramazione Ticinese e n. 594 Destra Sesia. Il tracciato autostradale dell'A26 Voltri-Gravellona Toce e dell'A8/26 Gallarate-Gattico e le linee ferroviarie Arona-Santhià, Domodossola-Gallarate-Milano, Vignale-Varallo Sesia e Torino-Milano completano il quadro delle infrastrutture di trasporto.
Storia. Porta del Lago Maggiore e patria di San Carlo Borromeo, Arona è la più antica delle città rivierasche. Molti popoli, tra cui celti, romani e longobardi, si susseguirono sulle sponde del lago lasciando tracce nella lingua, nella toponomastica e in vari reperti archeologici. Tuttavia prime attestazioni circa l'esistenza del borgo compaiono solo a partire dall'anno 979 nel Codice Aronese, un manoscritto monastico in cui si cita l'insediamento dei benedettini nell'abbazia che un certo conte Amizone aveva iniziato a costruire anni prima, e della cui struttura primitiva restano poche tracce. Fu proprio l'abbazia a governare il luogo fino a che non divenne parte dei domini dei Torriani, nel XII secolo e, nel 1277, dei Visconti. Nel 1439 Vitaliano Borromeo ottenne da Filippo Maria Visconti il feudo di Arona, che rimase proprietà della famiglia fino al XVIII secolo. Proprio nel castello della Rocca, il 2 ottobre 1538, nacque Carlo Borromeo. In seguito al crollo dell'impero napoleonico Arona tornò ai Savoia fino alla proclamazione dell'Unità.
Struttura socio-economica. Vivace centro commerciale e industriale, Arona è sede di industrie che operano nei più svariati comparti. All'espansione del settore commerciale, da sempre motore dell'economia cittadina, si è affiancata una discreta affermazione delle attività alberghiere, legate a un fiorente turismo. Sede di congressi e di un'importante fiera campionaria, dispone di un'ampia offerta di servizi e di opportunità per le attività lavorative e il tempo libero, grazie anche ai collegamenti con i più importanti snodi aeroportuali e autostradali d'Italia.
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