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Provincia di COMO
Capoluogo: Como
Scheda
- Superficie: 1.288,02 Kmq
- Abitanti: 584.762
- Densità: 454,00 ab./Kmq
- Codice ISTAT: 013
- Numero comuni: 162
Provincia di Como - Ambiti
DEFINIZIONE È possibile ripartire la circoscrizione comasca in cinque ambiti: il Basso Lario Occidentale, che trova il suo naturale punto di aggregazione nel capoluogo di provincia; la Brianza, definita su base storica e geografica; l'Alto Lario Occidentale e Alpi Lepontine, che riunisce i comuni distribuiti nella fascia montana, che, da Sorico a Griante, si specchia nel ramo di Colico; il Triangolo Lariano; la Valle d'Intelvi, che si apre a nord di Como. Nonostante l'evidente omogeneità orografica, che nei secoli l'ha configurata come compagine storico-naturalistica autonoma, nella Valle d'Intelvi non sono emersi poli in grado di esercitare un'attrazione socio-economica tale da contrastare la forza centrifuga che la fa gravitare in parte su Menaggio, in parte sul capoluogo di provincia; quest'ultimo, con il suo tessuto di servizi e infrastrutture, accomuna tra loro, caratterizzandone le relazioni esterne, i comuni del Triangolo Lariano che si specchiano nel ramo di Como e parte dei comuni della Brianza. Resta al di fuori di questa suddivisione il comune di Campione d'Italia, sul lago di Lugano, che, completamente circondato dal territorio svizzero, gravita sull'elvetica Lugano.
Basso Lario Occidentale : Beregazzo con Figliaro, Bizzarone, Cagno, Castelnuovo Bozzente, Cavallasca, Como, Drezzo, Faloppio, Gironico, Grandate, Limido Comasco, Lipomo, Locate Varesino, Maslianico, Mozzate, Olgiate Comasco, Parè, Ronago, San Fermo della Battaglia, Solbiate, Turate, Uggiate Trevano, Valmorea, Villa Guardia.
Brianza : Albiolo, Alserio, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Appiano Gentile, Arosio, Binago, Bregnano, Brenna, Bulgarograsso, Cabiate, Cadorago, Cantù, Capiago Intimiano, Carbonate, Carimate, Carugo, Cermenate, Casnate con Bernate, Cassina Rizzardi, Castelmarte, Cirimido, Cucciago, Eupilio, Fenegrò, Fino Mornasco, Figino Serenza, Guanzate, Inverigo, Lambrugo, Lomazzo, Luisago, Lurago d'Erba, Lurago Marinone, Lurate Caccivio, Mariano Comense, Merone, Monguzzo, Montano Lucino, Montorfano, Novedrate, Oltrona di San Mamette, Orsenigo, Ponte Lambro, Proserpio, Pusiano, Rodero, Rovellasca, Rovello Porro, Senna Comasco, Veniano, Vertemate con Minoprio.
Alto Lario Occidentale e Alpi Lepontine: Bene Lario, Carlazzo, Cavargna, Consiglio di Rumo, Corrido, Cremia, Cusino, Domaso, Dongo, Dosso del Liro, Garzeno, Gera Lario, Germasino, Grandola ed Uniti, Gravedona, Griante, Livo, Menaggio, Montemezzo, Musso, Peglio, Pianello del Lario, Plesio, Porlezza, San Bartolomeo Val Cavargna, San Nazzaro Val Cavargna, Sant'Abbondio, Santa Maria Rezzonico, Sorico, Stazzona, Trezzone, Valrezzo, Valsolda, Vercana.
Triangolo Lariano : Albavilla, Albese con Cassano, Asso, Barni, Bellagio, Blevio, Brunate, Caglio, Canzo, Caslino d'Erba, Civenna, Erba, Faggeto Lario, Lasnigo, Lezzeno, Longone al Segrino, Magreglio, Nesso, Pognana Lario, Rezzago, Sormano, Tavernerio, Torno, Valbrona, Veleso, Zelbio.
Valle d'Intelvi : Argegno, Blessagno, Brienno, Carate Urio, Casasco d'Intelvi, Castiglione d'Intelvi, Cerano d'Intelvi, Cernobbio, Claino con Osteno, Colonno, Dizzasco, Laglio, Laino, Lanzo d'Intelvi, Lenno, Mezzegra, Moltrasio, Ossuccio, Pellio Intelvi, Pigra, Ponna, Ramponio Verna, San Fedele Intelvi, Sala Comacina, Schignano, Tremezzo.
BASSO LARIO OCCIDENTALE
Territorio. La città di Como si adagia in una conca che chiude a sud il ramo occidentale del Lario e si allunga sulle alture che dominano il bacino lacustre. Causa della morfologia del territorio è la glaciazione dell'era quaternaria: il cosiddetto ghiacciaio abduano raggiungeva con la sua fronte questa zona.
Comunicazioni. Alle strade statali n. 35 dei Giovi, n. 233 Varesina, n. 340 Regina, n. 342 Briantea e n. 527 Bustese vanno aggiunte le autostrade A8 Milano-Varese e A9 Lainate-Como-Chiasso nonché le linee ferroviarie Milano-Laveno Mombello, Milano-Chiasso, Como-Lecco, Como-Saronno.
Storia. Plinio il Vecchio, riferendosi ai primi abitatori di quest'area, li chiamò "orobii". Verso la fine del V secolo a.C. i celti si stanziarono attorno a Milano con la tribù degli insubri. Intorno al 90 a.C. i reti razziarono e devastarono il COMUM OPPIDUM, che poi risorse come colonia latina. Nel 59 a.C. Giulio Cesare trasferì a Como cinquemila coloni, che fondarono una nuova città affacciata sul lago, NOVUM COMUM. La storia successiva è quella dell'intera circoscrizione.
Struttura socio-economica. Il comprensorio ha conosciuto la propagazione capillare dell'industria (tessile, del mobile ecc.). In posizione subalterna si collocano le pratiche agricole; grande rilievo economico hanno, invece, le attività turistiche.
BRIANZA
Territorio. È la fascia collinare di origine morenica che si estende a sud del bacino lariano, distesa fra le valli prealpine, la regione dei laghi e il capoluogo regionale, imprigionata fra il Seveso (a ovest) e l'Adda (a est).
Comunicazioni. Alle autostrade A8 Milano-Varese e A9 Lainate-Como-Chiasso si affianca una rete di strade statali importanti (n. 35 dei Giovi, n. 36 del lago di Como e dello Spluga, n. 233 Varesina, n. 340 Regina, n. 342 Briantea, n. 527 Bustese). Altrettanto importante è la rete ferroviaria (Milano-Chiasso, Como-Lecco), gestita in parte dalle Ferrovie Nord Milano (Milano-Laveno Mombello, Como-Saronno).
Storia. I rinvenienti archeologici testimoniano l'esistenza, già per l'età del Bronzo, di insediamenti stabili. Occupata dai celti e colonizzata dai romani, fu sede dei castelli di goti e longobardi, primo nucleo di una barriera fortificata, che per secoli avrebbe segnato il confine del ducato di Milano. Nel XIV secolo entrò a far parte dei possedimenti dei Visconti, divenuti signori di Milano. La pace di Lodi sancì l'annessione al ducato di Milano dei territori lungo la riva destra dell'Adda.
Struttura socio-economica. La risorsa agricola più compatibile con la geografia della Brianza è stata quella dei cereali secondari (nel XVI secolo si diffuse la coltivazione del gelso per sostenere la bachicoltura). L'industria manifatturiera si affida ad aziende attive nei comparti tessile e del mobile. Attivo è il turismo. In alcuni centri della Brianza operano abili artigiani che lavorano il giunco e il vimini.
ALTO LARIO OCCIDENTALE E ALPI LEPONTINE
Territorio. È quello dei comuni distribuiti nella fascia montana, che, da Sorico a Griante, si specchia nel ramo di Colico. Nella Val Menaggio, o Valle di Porlezza, che unisce il Ceresio al lago di Como è ancora viva la poesia dei romanzi di Fogazzaro.
Comunicazioni. Le principali direttrici del traffico sono rappresentate dalle strade statali n. 36 del lago di Como e dello Spluga, n. 38 dello Stelvio e n. 340 Regina (e diramazione), cui si aggiungono il tracciato autostradale dell'A9 Lainate-Como-Chiasso e le linee ferroviarie Como-Lecco, Milano-Chiasso, Colico-Chiavenna e Como-Saronno (quest'ultima gestita dalle Ferrovie Nord Milano).
Storia. Rinvenimenti archeologici attestano la presenza di insediamenti stabili per l'età neolitica. Dopo le varie vicende che, dall'epoca romana in poi, videro protagonista l'intero comprensorio, nel XVII secolo fu afflitta da varie traversie, tra cui carestie ed epidemie, la più violenta delle quali è la peste del 1629, descritta da Alessandro Manzoni. A Dongo, la Brigata Garibaldi, il 27 aprile 1945, bloccò, giustiziandolo poi non lontano da Griante, Benito Mussolini.
Struttura socio-economica. C'è un taglio netto tra le zone di fondovalle e quelle montane, che hanno continuato a vivere con le risorse tradizionali. Di qui il fenomeno dell'emigrazione e quello odierno dei frontalieri. Attivo è il turismo.
TRIANGOLO LARIANO
Territorio. È chiuso a sud dall'Alpe del Viceré, cui fanno da sfondo le prospettive prealpine. Bellagio, "Perla del Lario", in splendida posizione tra i due rami del lago, con le sue ville e i suoi giardini, inaugura una lunga serie di residenze patrizie.
Comunicazioni. La fitta rete di strade statali (n. 35 dei Giovi, n. 36 del lago di Como e dello Spluga, n. 342 Briantea, n. 538 Lariana, n. 639 dei laghi di Pusiano e di Garlate) è affiancata dal tracciato autostradale dell'A9 Lainate-Como-Chiasso e dalle linee ferroviarie Milano-Chiasso, Como-Lecco, Como-Saronno e Milano-Asso.
Storia. I rinvenimenti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti stabili già in età preistorica. Occupata dai galli, fu colonizzata dai romani a partire dal II secolo a.C. Subì le dominazioni longobarda e franca e le conseguenze della guerra (1118-1127) che oppose Milano a Como. Dopo la pace di Costanza (1183) l'intera area si governò con statuti propri e godette di autonomia fino al XIV secolo, quando il comprensorio lariano fu assorbito nella sfera d'influenza di Milano.
Struttura socio-economica. Il peso economico dell'agricoltura si va riducendo a fronte dell'affermazione dell'industria. Grande rilievo economico hanno inoltre le attività turistiche.
VALLE D'INTELVI
Territorio. Posta tra il lago di Como e il Ceresio, possiede numerosissimi punti panoramici con viste sui laghi, la pianura e l'arco alpino (la vetta del monte Schignola è detta "Balcone d'Italia" per l'eccezionale vista sul Ceresio). Il clima, mite e sufficientemente piovoso, favorisce un'abbondante vegetazione.
Comunicazioni. Il territorio è attraversato dalla strada statale n. 340 Regina; il tracciato autostradale dell'A9 Lainate-Como-Chiasso e le linee ferroviarie Milano-Chiasso, Como-Lecco e Como-Saronno (quest'ultima gestita dalle Ferrovie Nord Milano) completano il quadro delle infrastrutture di trasporto.
Storia. Ciò che contraddistingue le valli del Ceresio è il fatto di aver fornito, sicuramente a partire dall'età longobarda, una quantità incredibile di maestri altamente specializzati nell'arte del costruire e del decorare: città come Genova, Venezia, Roma, Vienna, Salisburgo e Praga devono, in percentuale più o meno rilevante, il loro aspetto attuale a progettisti ed esecutori comacini.
Struttura socio-economica. L'economia si fonda quasi esclusivamente sul turismo e su un attivo frontalierato con la Svizzera. L'agricoltura è scomparsa quasi del tutto ed è legata quasi unicamente al pascolo e all'allevamento.
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