Comune montano di origine alto-medievale, protetto da una rupe calcarea che rappresenta la componente più scenografica della sua immagine; facendo leva sull'abbondanza di attrattive paesistiche, si va faticosamente affrancando dal modello economico rurale imposto dalla tradizione. La comunità dei pizzoferratesi, che presenta un elevato indice di vecchiaia, tende a distribuirsi in modo frammentario su tutto il comprensorio; il patrimonio abitativo del capoluogo comunale, della località di Valle del Sole e dei numerosi aggregati urbani elementari (Berardinelli, Cacalaceni, Colavi, Colle dell'Esca, Fannini, Fortunati, Greci, Isipponi, Luigiotti, Mincochiorto, Minco d'Adamo, Pasconi, Pasquarelli, Peparuoli, Pettirossi e Pinciari) è inoltre in gran parte destinato a soddisfare esigenze turisticoresidenziali, come si deduce dall'elevato numero di case che risultano disabitate per buona parte dell'anno. Il profilo geometrico del territorio comunale si inarca sensibilmente a nord-est, dove le pendici boscose dei monti Pizi imprigionano nella lussureggiante vegetazione i piccoli laghi di Battista e del Molinello. L'abitato, al riparo dalla calura estiva ma anche dai rigori del clima tipicamente montano, gode di una veduta circolare che dal massiccio della Maiella spazia su entrambi i versanti della media valle del fiume Sangro. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un monte a tre cime; sulla vetta centrale è sospesa un'incudine sormontata da una stella a cinque raggi e nel "capo" dello scudo figurano i simboli del Littorio. Lo stemma usato dal Comune è riprodotto in alto.