Descrizione

Comune montano di origine alto-medievale, protetto da una rupe calcarea che rappresenta la componente più scenografica della sua immagine; facendo leva sull'abbondanza di attrattive paesistiche, si va faticosamente affrancando dal modello economico rurale imposto dalla tradizione. La comunità dei pizzoferratesi, che presenta un elevato indice di vecchiaia, tende a distribuirsi in modo frammentario su tutto il comprensorio; il patrimonio abitativo del capoluogo comunale, della località di Valle del Sole e dei numerosi aggregati urbani elementari (Berardinelli, Cacalaceni, Colavi, Colle dell'Esca, Fannini, Fortunati, Greci, Isipponi, Luigiotti, Mincochiorto, Minco d'Adamo, Pasconi, Pasquarelli, Peparuoli, Pettirossi e Pinciari) è inoltre in gran parte destinato a soddisfare esigenze turisticoresidenziali, come si deduce dall'elevato numero di case che risultano disabitate per buona parte dell'anno. Il profilo geometrico del territorio comunale si inarca sensibilmente a nord-est, dove le pendici boscose dei monti Pizi imprigionano nella lussureggiante vegetazione i piccoli laghi di Battista e del Molinello. L'abitato, al riparo dalla calura estiva ma anche dai rigori del clima tipicamente montano, gode di una veduta circolare che dal massiccio della Maiella spazia su entrambi i versanti della media valle del fiume Sangro. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un monte a tre cime; sulla vetta centrale è sospesa un'incudine sormontata da una stella a cinque raggi e nel "capo" dello scudo figurano i simboli del Littorio. Lo stemma usato dal Comune è riprodotto in alto.

Comune montano di origine alto-medievale, protetto da una rupe calcarea che rappresenta la componente più scenografica della sua immagine; facendo leva sull'abbondanza di attrattive paesistiche, si va faticosamente affrancando dal modello economico rurale imposto dalla tradizione. La comunità dei pizzoferratesi, che presenta un elevato indice di vecchiaia, tende a distribuirsi in modo frammentario su tutto il comprensorio; il patrimonio abitativo del capoluogo comunale, della località di Valle del Sole e dei numerosi aggregati urbani elementari (Berardinelli, Cacalaceni, Colavi, Colle dell'Esca, Fannini, Fortunati, Greci, Isipponi, Luigiotti, Mincochiorto, Minco d'Adamo, Pasconi, Pasquarelli, Peparuoli, Pettirossi e Pinciari) è inoltre in gran parte destinato a soddisfare esigenze turisticoresidenziali, come si deduce dall'elevato numero di case che risultano disabitate per buona parte dell'anno. Il profilo geometrico del territorio comunale si inarca sensibilmente a nord-est, dove le pendici boscose dei monti Pizi imprigionano nella lussureggiante vegetazione i piccoli laghi di Battista e del Molinello. L'abitato, al riparo dalla calura estiva ma anche dai rigori del clima tipicamente montano, gode di una veduta circolare che dal massiccio della Maiella spazia su entrambi i versanti della media valle del fiume Sangro. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un monte a tre cime; sulla vetta centrale è sospesa un'incudine sormontata da una stella a cinque raggi e nel "capo" dello scudo figurano i simboli del Littorio. Lo stemma usato dal Comune è riprodotto in alto.

Storia

Il più antico insediamento sorse in un sito inaccessibile e assunse assai presto la fisionomia di borgo fortificato d'altura. La più antica notizia documentaria che lo riguarda è contenuta nel Catalogus Baronum e un certo numero di fonti scritte concordano nel dichiararlo feudo dei Caldora nella prima metà del Quattrocento; mancano invece prove certe e inoppugnabili della sua appartenenza ai D'Aquino, ai Borrello, ai Celenza e ai Monaco. Fra le rupi scoscese che circondano l'abitato si annidarono, durante l'ultima guerra, un certo numero di "cecchini" tedeschi, sgominati dai partigiani locali al termine di una serie di sanguinose scaramucce. Sulla sommità della grandissima rupe che sovrasta il capoluogo comunale si ergono le rovine della chiesa medievale di San Nicola e della Madonna del Girone, oltre ai resti della muraglia dell'antico castello.

Il più antico insediamento sorse in un sito inaccessibile e assunse assai presto la fisionomia di borgo fortificato d'altura. La più antica notizia documentaria che lo riguarda è contenuta nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> e un certo numero di fonti scritte concordano nel dichiararlo feudo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CALDORA'>Caldora</a> nella prima metà del Quattrocento; mancano invece prove certe e inoppugnabili della sua appartenenza ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAQUINO'>D'Aquino</a>, ai Borrello, ai Celenza e ai Monaco. Fra le rupi scoscese che circondano l'abitato si annidarono, durante l'ultima guerra, un certo numero di "cecchini" tedeschi, sgominati dai partigiani locali al termine di una serie di sanguinose scaramucce. Sulla sommità della grandissima rupe che sovrasta il capoluogo comunale si ergono le rovine della chiesa medievale di San Nicola e della Madonna del Girone, oltre ai resti della muraglia dell'antico castello.

Economia

Ritmi pacati e precetti di antica tradizione presiedono alle occupazioni della comunità che, estranea alla mentalità di tipo manageriale, pure comincia a ricavare vantaggi economici dalle molte risorse di cui la natura ha dotato il comprensorio pizzoferratese. Nelle aree disponibili si coltivano cereali e patate, mentre sui pascoli montani si lasciano vagare gli armenti che daranno carni saporite, caratterizzate dal delicato aroma delle erbe d'alta quota. Le iniziative imprenditoriali riguardano invece il settore edile, il commercio e in minor misura i servizi, che includono agenzie assicurative ma nessuno sportello bancario. Il panorama delle infrastrutture sociali si segnala per varietà e ricchezza. Nel comune sono presenti gli ordinari uffici municipali e postali e le scuole dell'obbligo; accanto alle più tradizionali forme di ricettività, si colloca un'azienda agrituristica e nel novero degli impianti sportivi sono compresi una piscina, campi di calcio e da tennis, oltre ad impianti di risalita al servizio di splendide piste sciistiche. Le strutture sanitarie prestano servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

Ritmi pacati e precetti di antica tradizione presiedono alle occupazioni della comunità che, estranea alla mentalità di tipo manageriale, pure comincia a ricavare vantaggi economici dalle molte risorse di cui la natura ha dotato il comprensorio pizzoferratese. Nelle aree disponibili si coltivano cereali e patate, mentre sui pascoli montani si lasciano vagare gli armenti che daranno carni saporite, caratterizzate dal delicato aroma delle erbe d'alta quota. Le iniziative imprenditoriali riguardano invece il settore edile, il commercio e in minor misura i servizi, che includono agenzie assicurative ma nessuno sportello bancario. Il panorama delle infrastrutture sociali si segnala per varietà e ricchezza. Nel comune sono presenti gli ordinari uffici municipali e postali e le scuole dell'obbligo; accanto alle più tradizionali forme di ricettività, si colloca un'azienda agrituristica e nel novero degli impianti sportivi sono compresi una piscina, campi di calcio e da tennis, oltre ad impianti di risalita al servizio di splendide piste sciistiche. Le strutture sanitarie prestano servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

Relazioni

Da fresco asilo nei mesi della calura estiva, il comune si trasforma con l'arrivo dei primi freddi in una tranquilla stazione di soggiorno dove è possibile dedicarsi alla pratica dello sci in un contesto appropriato ed estraneo a fenomeni di congestione. La tranquillità e l'atmosfera rilassante compensano ampiamente la penuria di comfort e di svaghi mondani. È più che mai opportuno recarsi sul posto in occasione della sagra dell'agnello, che si svolge in contrada Castiglione l'ultima domenica di luglio. Il Patrono S. Domenico si festeggia il 4 agosto.

Da fresco asilo nei mesi della calura estiva, il comune si trasforma con l'arrivo dei primi freddi in una tranquilla stazione di soggiorno dove è possibile dedicarsi alla pratica dello sci in un contesto appropriato ed estraneo a fenomeni di congestione. La tranquillità e l'atmosfera rilassante compensano ampiamente la penuria di comfort e di svaghi mondani. È più che mai opportuno recarsi sul posto in occasione della sagra dell'agnello, che si svolge in contrada Castiglione l'ultima domenica di luglio. Il Patrono S. Domenico si festeggia il 4 agosto.

Località

Berardinelli, Cacalaceni, Colarusanni, Colavi, Colle dell'Esca, Colle Peruno, Cusati, Fannini, Fortunati, Greci, Isipponi, Luigiotti, Minco d'Adamo, Mincochiorto, Pasquarelli, Peparuoli, Pepparazzi, Pettirossi, Pinciari, Valle del Sole

Berardinelli, Cacalaceni, Colarusanni, Colavi, Colle dell'Esca, Colle Peruno, Cusati, Fannini, Fortunati, Greci, Isipponi, Luigiotti, Minco d'Adamo, Mincochiorto, Pasquarelli, Peparuoli, Pepparazzi, Pettirossi, Pinciari, Valle del Sole

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pizzoferrato rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.