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STILE GOTICO-CATALANO
Approfondimento
Approfondimento: STILE GOTICO-CATALANO
L'architettura gotico-catalana nasce e si consolida tra il XII e il XIV secolo, grazie all'impulso dell'architettura monastica francese, arricchita dallo stile arabo, il "mudéjar", presente nella penisola iberica dall'VIII secolo fino alla definitiva cacciata dei musulmani nel 1492. I segni distintivi del gotico-catalano sono riconducibili alla fusione dell'architettura romanica con le forme gotiche, che si manifestavano, soprattutto negli edifici religiosi, con: la verticalità dell'edificio, la frammentazione delle pareti, l'arco a sesto acuto, l'arco rampante e i contrafforti. Ma l'elemento distintivo è rappresentato dalla volta a crociera,costituita dall'incrocio di due volte a botte che vengono a formare quattro vele, le quattro porzioni della volta, il cui peso è sorretto dalle strutture che si intersecano (i costoloni) e convergono in un punto centrale (chiave di volta). Per ottenere una maggiore verticalità della volta, venne ideata la volta a crociera ogivale , ottenuta avvicinando i quattro pilastri che reggono la volta stessa, trasformando così gli archi a tutto tondo (semicerchi) in archi appuntiti verso l'alto, a sesto acuto. Il risultato è una maggior elasticità, solidità e leggerezza della struttura, in quanto il peso delle vele si scarica sui costoloni e da lì sui pilastri o le colonne. L'esterno dell'edificio religioso è inoltre arricchito dalla presenza di figure verticali: portali, finestre, rosoni, statue, guglie, fregi. Alla costruzione delle chiese collaboravano, al fianco di ingegneri e architetti, anche magistri, capomastri, operari lapicidi, scalpellini o "picapedrers", che spesso preparavano a terra i capitelli, i fregi, le decorazioni, per sistemarli già scolpiti nelle zone meno accessibili dell'edificio. La loro capacità creativa e abilità ci viene testimoniata dalle cure dimostrate nel rifinire i rilievi, che non solo abbelliscono gli edifici religiosi ma costituiscono un elemento ornamentale anche di quelli civili.