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ROSMUNDA
Approfondimento
Approfondimento: ROSMUNDA
Rosmunda, figlia di Cunimondo re dei gepidi, legò le vicende più importanti della sua vita all'odio che nutrì nei confronti del marito Alboino, re dei longobardi (v. LONGOBARDI), che l'aveva sposata alla morte della prima moglie Clotsuinda. Fanciulla di bell'aspetto, apparteneva a un popolo continuamente in lotta con i vicini per l'allargamento dei confini, che aveva fama di essere dotato di ferocia non comune. Le lotte che il padre intraprese contro i longobardi, dovute anche a vecchi risentimenti, si risolsero con la sua definitiva sconfitta e uccisione in battaglia, facilitate ad Alboino da un'alleanza strategica con gli avari. Secondo alcuni storici il motivo del contendere nell'ultimo scontro fra i due re fu rappresentato proprio dal rapimento di Rosmunda da parte di Alboino. Altri accreditano l'ipotesi che la stessa, alla morte del padre, fu fatta prigioniera insieme al suo popolo e, in seguito, sposata. Alboino dal teschio del nemico sconfitto fece ricavare una coppa da cui costrinse Rosmunda a bere durante un banchetto. Ciò segnò la sua sorte perché la moglie, stretta alleanza con Elmichi, pretendente al trono di Alboino, e, mediante un sotterfugio, con il valoroso guerriero Peredeo, lo ammazzò, fuggendo poi a Ravenna (nell'attuale Emilia-Romagna) presso l'esarca Longino. Qui cercò di sopprimere con il veleno anche il complice ma questi, accortosi del fatto, la costrinse a bere ciò che rimaneva nella tazza in cui era stato versato il veleno. Donna di grandi passioni, Rosmunda oltre ad esercitare una notevole influenza su scrittori e poeti, soprattutto nel periodo del romanticismo, è rimasta viva nel ricordo delle genti lombarde, che contrappongono nei racconti la sua cattiveria alla bontà della regina Teodolinda (v. TEODOLINDA).