Home >> Nazione: Italia >> Regione: Veneto >> Provincia: Verona
Provincia di VERONA
Capoluogo: Verona
Scheda
- Superficie: 3.120,89 Kmq
- Abitanti: 908.492
- Densità: 291,10 ab./Kmq
- Codice ISTAT: 023
- Numero comuni: 98
Provincia di Verona - Statistiche
Territorio. Si estende nella zona sud occidentale del Veneto e confina a nord con la provincia di Trento (Trentino-Alto Adige), a est con le provincie di Vicenza e Padova, a sud con la provincia di Rovigo, a sud-ovest con la provincia di Mantova (Lombardia) e ad ovest con la provincia di Brescia (pure in Lombardia). Il territorio è caratterizzato da una grande varietà ambientale. A sud del capoluogo provinciale si distende la grande pianura veronese che si eleva in un’ampia fascia collinare verso il centro mentre a nord di Verona si eleva la catena del Baldo, gruppo montuoso di forma imponente che si protende lungo la sponda orientale del Garda. La catena montuosa si presenta come una lunga dorsale parallela al solco della val d’Adige la cui continuità è mossa dal succedersi delle vette alte, che le conferiscono una tipica forma crestata. Nel corso dei millenni le mutevoli vicende climatiche della regione padano-alpina hanno determinato l’insediamento sul Monte Baldo di specie floristiche diverse che si trovano a diversi livelli altitudinali e che determinano la varietà e la ricchezza di questo monte. I monti digradano verso la sponda del lago di Garda in ripide balze e gole scoscese mentre il versante orientale è caratterizzato da un paesaggio più dolce intersecato di valli e cosparso di pascoli verdeggianti. Al di là della Valle dell’Adige, il fiume che percorre per intero la pianura veronese, si erigono i Monti Lessini, importante gruppo dolomitico delle Prealpi Venete che si presentano come un ambiente poliedrico, ricco di foreste di latifoglie e conifere, praterie alpine e profonde vallate rocciose. I monti Lessini definiscono l’area geografica nota come Lessinia che ha le caratteristiche di un altipiano solcato da cinque valli (Valpolicella, Valpantena, Val di Squaranto, Val d’Illasi e Val d’Alpone), delimitato ad ovest dalla valle dell’Adige, a nord dalla Valle dei Ronchi, ad est dalla Valle del Chiampo e a sud dalla pianura padana veronese. Al centro della fascia prealpina si trova il Lago di Garda, il più grande e il più caratteristico lago prealpino italiano. Il lago si prolunga nel cuore delle Alpi Giudicarie fino alle ultimi propaggini della catena dolomitica dell’Adamello. È caratterizzato da un clima temperato mite e da una vegetazione singolare che lo accomuna alle terre mediterranee. La presenza di monti e pianura fa sì che nel territorio provinciale ci siano molte valli. Particolarmente bella è la Valpolicella, vasta e ricca di campi coltivati a frutteti, ortaggi e vigneti, rinomata per la produzione del vino omonimo. La presenza di ambienti molto diversi si manifesta in un paesaggio variegato che va dai boschi di conifere delle zone montuose prealpine alle colline lussureggianti di olivi e vigneti delle ampie valli, dalle geometrie ordinate dei campi della pianura fino alla vegetazione rigogliosa e mediterranea del Lago di Garda. Come nel resto del Veneto anche il veronese è caratterizzato dalla presenza di numerosi corsi d’acqua. Il più grande è il fiume Adige che attraversa l’intero territorio provinciale e taglia nettamente la pianura veneta. Altri fiumi di una certa portata sono l’Illasi, il Progno, lo Squaranto, il Tartaro e il Menago. La popolazione, caratterizzata da un indice di vecchiaia nella media, si distribuisce in 98 comuni.
Sullo sfondo rosso dello stemma provinciale, concesso con Regio Decreto, campeggia una scala a pioli, d’argento, posta in palo.
Comunicazioni. La provincia di Verona è situata alla confluenza della direttrice che attraverso il Brennero congiunge l’Europa centro-settentrionale all’area mediterranea e alla tangenziale che, partendo dal sistema iberico-francese, raggiunge, attraverso la pianura padana, l’area danubiana dell’Europa centrale. La sua vantaggiosa posizione geografica ha fatto sì che fosse servita da importanti vie di comunicazione, sia viarie (con le autostrade A4 Torino-Trieste e A22 Brennero-Verona-Modena) che ferroviarie (con la linea del Brennero verso Roma ed il centro-nord Europa e la Milano-Trieste diretta verso la Francia e la penisola Iberica, ad ovest, ed i Paesi dell’Europa orientale, ad est). Il cuore dei servizi per la mobilità è rappresentato dall’Interporto di primo livello del cosiddetto Quadrante Europa, all’intersezione delle due autostrade in prossimità dell’aeroporto di Villafranca, considerato uno dei più importanti centri intermodali di trasporto a livello europeo. L’Interporto è infatti completo di quasi tutte le modalità di trasporto (rotaia, gomma, aereo) e specializzato nei servizi per la mobilità con i criteri logistici più avanzati. L’autostrada A22 Brennero-Verona-Modena rappresenta l’asse principale di comunicazione tra il nord e il sud come tra l’est e l’ovest dell’Europa. Molto importante è anche il tracciato autostradale A4 Torino-Trieste. Un articolato e capillare sistema di strade statali assicura ottimi collegamenti su tutto il territorio provinciale sul quale corrono: la statale n. 499, la n. 434 Transpolesana e la n. 10 Padana Inferiore, la n. 12 dell’Abetone e del Brennero e la n. 249 Gardeasana Orientale. Per quanto riguarda la rete ferroviaria Verona è un nodo di primaria importanza nell’incrocio tra le linee Milano-Venezia e Brennero-Bologna. Servono il territorio anche le linee Mantova- Monselice e Rovigo-Isola della Scala. Lo scalo aeroportuale di riferimento è quello di Verona/Villafranca; quello intercontinentale di Milano/Malpensa è facilmente raggiungibile. Per quanto riguarda i terminali del traffico marittimo la provincia è servita dal sistema portuale di Venezia.
Storia. Benché le testimonianze del periodo preistorico che ci sono giunte siano frammentarie e disperse, si può avere la certezza della presenza dell’homo erectus più di 500.000 anni fa nella Lessinia e nella zona del Monte Baldo. Gli uomini preistorici hanno lasciato tracce come manufatti di pietra locale e di osso e creazioni artistiche varie incise su ciottoli e lastre di pietra. Risalgono invece al IV secolo a.C. i primi contatti con Roma, quando le genti che abitavano in quest’area iniziarono a stabilire frequenti rapporti commerciali con l’urbe. Tra il II e il I secolo a.C. si assiste alla romanizzazione del territorio veronese, particolarmente evidente nella costruzione di grandi strade come la Via Postumia, che collegava Genova con Aquileia e la via Claudia Augusta che congiungeva Verona alla Pianura Padana e al Brennero, seguendo il corso dell’Adige. Dopo la caduta dell’impero romano queste zone cadono nelle mani delle popolazioni barbariche. Nel 493 d.C. l’esercito degli eruli scende verso Verona per affrontare Teodorico, re degli ostrogoti, che nel 489 si era impadronito della città e che dominerà su Verona fino al 526 d.C. Il periodo della dominazione gotica inaugura una stagione di pace e sicurezza durante il quale vengono curate le vie di comunicazione fluviali e terrestri con un conseguente aumento delle attività commerciali. Per un lungo periodo, durante il Medioevo, gran parte del Veronese fu sotto il potere della famiglia degli Ezzelini che vessarono la popolazione con continui dazi oltre a trascinarla in continue battaglie per il dominio del territorio. Intorno alla fine del XIII secolo il Veronese fu sotto la signoria scaligera e in seguito sotto i Visconti. Nel 1405 Verona e gran parte dei comuni del territorio si offrirono liberamente a Venezia. Nel ‘500 anche la provincia di Verona viene coinvolta dalla guerra della Lega di Cambrai, quando si riversarono sul Veronese le armate di soldati tedeschi, spagnoli, borgognoni che lottavano contro Venezia e che si abbandonarono a scorrerie e violenze. Il rapporto con la Serenissima inaugurò comunque un lungo periodo di pace e prosperità, oltre che una stagione irripetibile per la fioritura artistica. Verona rimase sotto il governo veneziano fino al 1796, quando la Serenissima fu invasa da Napoleone. Nel 1814 comincia la dominazione austriaca, che si conclude, dopo le guerre di Indipendenza, con l’annessione del Veronese al Regno d’Italia, nel 1866.
Struttura socio-economica. Come per le altre provincie del Veneto anche la provincia di Verona presenta una delle realtà economiche più solide e vitali d’Italia. L’agricoltura continua a giocare un ruolo importante, soprattutto nella grande pianura veronese che presenta una produzione agricola di tutto rispetto, con le altissime rese qualitative e quantitative di cereali e riso, con le specializzazioni orticole e frutticole (fragole, ciliegie, pesche, pere, mele), con le colture industriali (tabacco e barbabietola) e un sistema agro-alimentare che non ha confronti in Italia. Nel settore zootecnico il veronese è la capitale assoluta dell’avicoltura (con enormi quote di polli, tacchini, uova) tali da consentirle di dare un contributo all’autosufficienza italiana per le carni bianche. Il settore industriale è sviluppatissimo anche per la formula vincente del così detto “modello veneto”, caratterizzato dalla presenza di distretti industriali, ovvero di aree ristrette popolate da imprese che producono gli stessi prodotti. La concentrazione geografica in una zona ben precisa ha consentito a queste imprese di sviluppare sinergie in termine di razionalizzazione, ricerche e servizi. Fiorente è l’industria manifatturiera nel comparto tessile, dell’abbigliamento, delle calzature e in quelli dei mobili, alimentare, delle macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, dei prodotti chimici, del vetro, del metallo, della meccanica, delle
macchine per ufficio e elaborazione di sistemi informativi, di strumenti di misurazione, di gioielleria e oreficeria nonché nella produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Verona è da sempre centro primario di traffici tra il nord e il sud come fra l’est e l’ovest dell’Europa oltre ad essere centro doganale tra i più importanti d’Italia. Il Veronese è meta di un turismo di massa sempre più specializzato che può offrire nelle diverse stagioni dell’anno attrattive e proposte differenziate: le ridenti spiagge della Riviera degli Ulivi sul Lago di Garda da Peschiera a Malcesine, con i comuni intermedi di Lazise, Bardolino, Garda e Torri del Benaco, o le piste innevate del Monte Baldo e della Lessinia, adatte allo sci di fondo e alla discesa. Verona è inoltre una delle città d’arte più visitate d’Italia.
Invia segnalazione | Invia una foto