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Provincia di CROTONE
Capoluogo: Crotone
Scheda
- Superficie: 1.716,58 Kmq
- Abitanti: 173.370
- Densità: 101,00 ab./Kmq
- Codice ISTAT: 101
- Numero comuni: 27
Provincia di Crotone - Ambiti
DEFINIZIONE I comuni silani sono caratterizzati da una struttura socio-economica di impronta ancora marcatamente montana; tra questi, oltre ai quattro compresi nel distretto scolastico n. 27, è giusto annoverare anche Petilia Policastro, Mesoraca e Cotronei, posti ad est dell'altopiano ma caratterizzati da ambiti territoriali che si allungano fino ad addentrarsi nel comprensorio silano; una maggiore capacità di attrazione sui comuni vicini può vantare Petilia Policastro ma le caratteristiche della viabilità rendono in molti casi preferibile rivolgersi a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, senza dubbio il centro più importante della Sila. Il resto dei comuni della provincia, distribuito sulla costa e nell'entroterra, può ricomprendersi in un unico ambito per la minore differenziazione rinvenibile nei caratteri culturali ed economici. Polo di gravitazione di questi ultimi, oltre al capoluogo provinciale, è Cirò.
Sila : Caccuri, Castelsilano, Cerenzìa, Cotronèi, Mesoraca, Petìlia Policastro, Savelli. Costa ed Entroterra: Belvedere di Spinello, Carfizzi, Casabona, Cirò, Cirò Marina, Crotone, Crùcoli, Cutro, Isola di Capo Rizzato, Mèlissa, Pallagorìo, Roccabernarda, Rocca di Neto, San Màuro Marchesato, San Nicola dell'Alto, Santa Severina, Scandale, Stròngoli, Umbriàtico, Verzino.
SILA
Territorio. Il fiume Tàcina ed i suoi affluenti Sòleo e Sant'Antonio solcano la zona, in parte ricompresa nell'ambito del Parco Nazionale della Calabria, dove si raggiunge la quota massima del territorio provinciale con il Monte Gariglione (1.765 m). Il paesaggio è quello tipico alto-collinare e montano, con i boschi di conifere a coprire i fianchi dei monti.
Comunicazioni. Oltre alla strada a scorrimento veloce che attraversa l'altopiano, il sistema delle strade statali conta in questa zona la strada statale n. 179 del Lago Ampollino, la n. 108 ter Silana di Cariati e la statale n. 109 della Piccola Sila, sebbene i 186 km del suo tormentato percorso interessino prevalentemente la provincia di Catanzaro. La rete delle strade provinciali completa il quadro di una viabilità non eccezionale, soprattutto a causa delle caratteristiche orografiche.
Storia. Lontani dai principali circuiti di comunicazione i comuni del comprensorio hanno preso parte agli eventi storici regionali nella misura in cui la loro condizione di isolamento lo ha consentito. Storicamente legata alla montagna ed allo sfruttamento delle risorse naturali, nell'antichità tutta l'area ha contribuito in misura assai rilevante alla fornitura di legname per le costruzioni e soprattutto per la cantieristica navale.
Struttura socio-economica. Sebbene ancora oggi non siano scomparse attività di antica tradizione, come l'utilizzazione boschiva per la produzione di legname, la novità di maggior rilievo degli ultimi anni è senza dubbio il turismo. Con intelligente lungimiranza si è investito nell'industria degli sport invernali e non di rado, per i capricci della stagione fredda, è capitato che funzionassero le stazioni calabresi mentre i più rinomati impianti alpini e dolomitici erano tristemente fermi per mancanza di neve. Proprio nel versante crotonese della Sila si trova la più attrezzata stazione sciistica calabrese, con i suoi 20 km di piste da sci.
COSTA ED ENTROTERRA
Territorio. La costa ionica, compresa tra i comuni di Cutro e Crucoli, è prevalentemente regolare, con spiagge sabbiose. L'entroterra coincide, nella parte più meridionale, con la regione denominata Marchesato; anche a nord della valle del Neto, tuttavia, il paesaggio si caratterizza per la presenza di colline di arenaria, solcate da corsi d'acqua e punteggiate dalla presenza delle "timpe", coni argillosi che interrompono la vegetazione della macchia mediterranea. Nella parte più a nord scorre il torrente Lipuda, che sfocia nello Ionio poco a sud di punta Alice.
Comunicazioni. Oltre alle principali direttrici di traffico interregionale, il sistema delle strade statali conta la strada statale n. 492 di Savelli, che dal centro sulle pendici dei monti scende verso la costa per confluire nella litoranea poco a nord della foce del Neto. La viabilità ordinaria segue l'andamento dei rilievi collinari tracciando percorsi non troppo impegnativi che consentono collegamenti di sufficiente qualità. Sono concentrate in questo ambito le infrastrutture portuali ed aeroportuali di cui la provincia dispone.
Storia. Questa parte del territorio provinciale è disseminata di reperti storici di grandissimo valore. Si fa comunemente risalire al VI sec. a. C. il santuario di Hera Lacinia, grande insediamento destinato alla celebrazione dei culti delle popolazioni italiche, dove sono ancora visibili le tracce del tempio dorico, i cui tesori sarebbero stati saccheggiati da Annibale prima e dai romani poi. Durante il periodo angioino l'intera zona del Marchesato fu infeudata ai Ruffo e costituiva terra di passaggio per lo sbocco al mare dell'area silana.
Struttura socio-economica. Se sui monti della Sila si è dato impulso allo sviluppo del turismo legato agli sport invernali, sulla costa è esplosa l'industria del turismo balneare, con la nascita di alberghi e stabilimenti turistici. Per il resto le attività produttive non spiccano per numero e dimensioni; qualche successo ha avuto l'esperienza dell'industria chimica, con le produzioni di fertilizzanti per l'agricoltura, di ammoniaca e di acido solforico; praticata anche l'attività di estrazione di zinco. Risultati assai più cospicui, almeno sotto il profilo della promozione dell'immagine provinciale, si sono ottenuti grazie alla produzione di pregiati vini Doc (Cirò) di buon successo commerciale.
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