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FUCINO (LAGO)
Approfondimento
Approfondimento: FUCINO (LAGO)
Posto ad un'altezza di 669 metri, con una superficie media di 155 chilometri quadrati ed una profondità di 22 metri, occupava l'omonima conca situata nell'Appennino abruzzese in provincia di L'Aquila, nella cuore della Marsica, ed era considerato per estensione il terzo lago d'Italia (dopo il Garda ed il Maggiore). Privo di emissari naturali, disperdeva le sue acque attraverso alcuni inghiottitoi nella roccia calcarea, che regolarmente si ostruivano a causa del materiale solido riportato dai suoi tributari (il principale era il fiume Giovenco), determinando piene eccezionali e magre di uguali proporzioni. Il primo progetto di prosciugamento del lago risale Giulio Cesare, ma solo l'imperatore Claudio riuscì a realizzarlo (52 d.C.), costruendo un canale sotterraneo di 5.653 metri, che, attraverso il monte Salviano, convogliava le acque del lago nel fiume Liri. Nel Medioevo il canale si ostruì a causa del generale clima di incuria e il Fucino tornò ad essere un lago chiuso. Altri tentativi furono effettuati da Federico II, da Alfonso I d'Aragona e da Ferdinando IV di Bornone ma il prosciugamento decisivo e completo ebbe luogo dal 1854 al 1878 per impulso del principe Alessandro Torlonia. Fu costruito, seguendo quello claudiano, un emissario più lungo (6.300 metri) e profondo, a cui furono aggiunti in seguito un canale collettore e decine di altri piccoli canali. Le terre liberate dalle acque furono assegnate a coloni: in seguito alla colonizzazione agraria la conca del Fucino si è trasformata in una delle terre più fertili e a più alta densità produttiva d'Italia.
