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ETÀ DEL BRONZO
Approfondimento
Approfondimento: ETÀ DEL BRONZO
Epoca della preistoria in cui si iniziò l'utilizzo del bronzo (fusione di rame e stagno, facilmente lavorabile e molto resistente) per costruire utensili e armi, da ricondurre al periodo compreso tra il 3000 e il 1300 a.C.circa. Tra il VI e il III millennio a.C. (epoca del neolitico) la vita degli antichi abitatori d'Italia passò dal nomadismo dei cacciatori-raccoglitori alla stanzialità degli agricoltori e allevatori e in particolare dal 4500 a.C. gli uomini cominciarono a lavorare i metalli, facendoli fondere a temperature elevate. Ne derivò una serie di forme nuove di convivenza sociale e di lavoro di gruppo, quali la lavorazione della ceramica e la tessitura, oltre che la nascita di attività metallurgiche e minerarie: si creano le prime differenziazioni tra categorie diverse, che originano il mutamento dei rapporti sociali. L'Italia meridionale diede i migliori risultati da questo punto di vista, soprattutto perché influenzata dalle civiltà più progredite, che si trovavano al di là del Mediterraneo. Le tracce di villaggi costituiti da capanne circolari e delimitati da fossati non sono da ricondurre a vere e proprie popolazioni ben individuate e circoscritte geograficamente ma piuttosto a quelle che vengono definite "culture", le singole comunità in cui si trovano associati prodotti caratteristici, particolari tipi di insediamento e di tradizioni funerarie. A far data dal III millennio importanti trasformazioni avvengono, in quella che viene definita l'era dei metalli, generate solitamente da gruppi immigrati; ne scaturiscono due grandi cerchie culturali: quella dell'Italia settentrionale, ove si afferma la cultura palafitticola, i cui resti sono stati rinvenuti sulle rive di laghi e corsi d'acqua come tracce di insediamenti che rivelano influenze del mondo centroeuropeo: quella civiltà ricorreva al rito funerario della cremazione; la cultura appenninica, caratteristica dell'Italia peninsulare, in cui l'economia sostanzialmente pastorale è testimoniata da insediamenti di gruppi di capanne a pianta ovale: tale civiltà ricorreva al rito funerario dell'inumazione. Se la prima nell'età del bronzo medio (1.600 a.C.) viene affiancata dalla cultura delle terramare (i terreni grassi e argillosi della Pianura Padana centro-occidentale, nella quale sono state rinvenute tracce di molti insediamenti con abitazioni a pianta quadrangolare, elevate su palafitte) la seconda può essere considerata espressione del gruppo più antico degli italici, composto da siculi, ausoni e latini; in diverse zone dell'Italia centromeridionale sono presenti tracce delle relazioni culturali e commerciali intessute con il mondo miceneo in questa stessa epoca.