Piccola comunità di montagna, di origine medievale, la cui economia si basa sulla zootecnia e su attività industriali affiancate da un crescente sviluppo turistico. È nota soprattutto perché vi si trova la cappella dove, fra il 1305 e il 1306, i valsesiani si riunirono decidendo di scacciare fra Dolcino. Gli scopesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Salterana nonché in alcuni nuclei urbani minori. Il territorio, attraversato da uno dei fiumi più importanti della provincia, il Sesia, presenta un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.883 metri di quota. L’abitato, in forte espansione edilizia, sorge nell’ampio fondovalle di origine alluvionale alla sinistra del fiume. La parte di sinistra del corso d’acqua è formata da una unica fiancata interrotta da diversi speroni sui quali sorgono gli alpeggi, molti di essi ancora frequentati; mentre a destra si apre la boscosa e lunga vallata chiamata Comba di Valmala. Lo stemma comunale, azzurro, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato da una fascia ondata d’argento. Nella prima sezione, su uno sfondo costituito da una catena di montagne “al naturale”, si rappresenta una cuspide esagonale con cella campanaria d’argento; la seconda partizione, smaltata di verde, riporta la testa di un camoscio.