Comune collinare di antica origine, la cui economia è sorretta dal turismo e, in misura minore, dalle tradizionali attività rurali e dall’industria. La maggior parte dei santangelesi, il cui indice di vecchiaia rientra nei valori medi, risiede nel capoluogo comunale, posto in posizione panoramica sulla cresta di un colle e costituito da due parti distinte: un nucleo antico di aspetto tipicamente medievale, cinto da mura, caratterizzato da pianta a spirale e sovrastato da una massiccia rocca, e una zona più recente, sviluppatasi lungo la via di accesso all’abitato; il resto della comunità si distribuisce nella località di Ponte delle Tavole, in alcuni aggregati urbani elementari e in case sparse sui fondi. Nel territorio comunale le linee regolari dei seminativi e degli oliveti si interrompono qua e là in corrispondenza di fitte macchie boschive e di alcuni piccoli laghi artificiali; la natura carsica del comprensorio santangelese determina inoltre la presenza di interessanti e spettacolari fenomeni, quali pozzi e inghiottitoi: assai noti sono quelli di Sventatore e di Merro, profondo 84 metri il primo e interamente occupato da un lago dalle acque nere il secondo. Sullo sfondo d’argento dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è raffigurato un angelo vestito di rosso (San Michele Arcangelo), che trafigge con la lancia un drago verde; il tutto è posto su una campagna azzurra.