Centro lacustre di antiche origini, la cui economia è basata soprattutto sulle attività industriali e sul turismo, pur conservando un certo rilievo l'agricoltura e la pesca d'acqua dolce. I passignanesi, il cui indice di vecchiaia è superiore ai valori medi, si concentrano soprattutto nel capoluogo comunale; una parte della comunità, tuttavia, è distribuita anche nelle località di Castel Rigone e San Donato, in pochi aggregati urbani elementari e in case sparse. Il territorio comunale, classificato collinare, abbraccia una porzione del lago Trasimeno, su cui l'abitato incombe dall'alto di un promontorio roccioso, e la più piccola delle isole che affiorano da questo immenso bacino lacustre. Alle spalle del borgo si accavallano morbidi rilievi collinari incisi dall'idrografia e separati da fertili avvallamenti, con una vegetazione rigogliosa e variegata: abbondano il leccio, la roverella e il lentisco soprattutto nelle zone più elevate, le viti e gli olivi nei punti meno acclivi, i salici bianchi e le canne palustri nelle aree pianeggianti a ridosso del Trasimeno. Anche la fauna è quanto mai diversificata, in quanto molti tipi di volatili nidificano nel pressi del lago. Lo stemma raffigura, sulla superficie increspata del lago Trasimeno, le originarie tre torri del muro di cinta del castello medievale -quella centrale, più alta delle laterali, è sormontata da un albero di olivo-; fuori dello scudo campeggia il motto IN FORTITUDINE PAX.