Cittadina collinare di antiche origini, le cui principali risorse economiche sono costituite dalle attività industriali e terziarie. I marscianesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, sono distribuiti nel capoluogo comunale, in numerose altre località (Badiola, Castello delle Forme, Castiglione della Valle, Cerqueto, Compignano, Mercatello, Migliano, Morcella, Olmeto, Papiano, Pieve Caina, San Biagio della Valle, Sant'Apollinare, Sant'Elena, San Valentino, Spina e Villanova), in alcuni aggregati urbani elementari e in case sparse. Il territorio comunale, che confina con un'isola amministrativa del comune di Collazzone, è privo di asperità e si caratterizza per un assetto prevalentemente collinare, che assume tratti particolarmente dolci e smussati in corrispondenza del fondovalle del fiume Tevere. Numerosi corsi d'acqua lo attraversano: il fiume Nestore vi serpeggia in senso pressoché latitudinale, raccogliendo le acque dei torrenti Genna, Rigo, Calvana, Fersinone e Fossatone per poi confluire nel Tevere; affiorano inoltre qua e là copiose sorgenti di acque minerali, tra cui spicca quella ubicata in località Migliano. La natura alluvionale del suolo e le abbondanti risorse idriche danno agio alle colture. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale campeggia una torre d'argento merlata "alla guelfa" e sormontata da tre gigli d'oro, disposti fra i quattro denti di un "rastrello" rosso; la costruzione, fondata su un ponte rosso a cavallo di un fiume, è posta tra due grifoni argentati, che impugnano con la zampa anteriore destra una spada del loro stesso colore.