Comune montano di fondazione medievale, che ricava dalle attività rurali la maggior parte del proprio reddito. Gran parte dei gorgani, il cui indice di vecchiaia rientra nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale, arroccato su uno sperone roccioso e con abitazioni addossate le une alle altre, secondo un impianto tipicamente medievale; la parte restante della comunità risiede, invece, in località San Marino e in alcune case sparse sui fondi. Il paesaggio circostante è stato fortemente modellato dal carsismo, che si rivela nelle profonde fessurazioni del terreno calcareo, nella massiccia presenza di piccole doline e nella penuria di acque superficiali, a eccezione di poche fonti sommitali carsiche, come quella di San Marino. Per quanto riguarda la vegetazione, l’imponente catena dei Lepini, che su questo versante si erge con pareti dirupate e masse compatte, è screziata da formazioni di leccio, ginepro ed erica arborea; le cime, smussate dall’azione erosiva delle acque meteoriche, sono ricoperte da fitti boschi di roverella, leccio, carpino, faggio, castagno e cerro; i pianori e le radure, punteggiati in primavera di biancospini, ginestre, pruni e aceri campestri, sono popolati da cinghiali, maiali, cavalli e bovini allo stato brado. Lo stemma comunale raffigura un’aquila bicipite su cui è impresso uno scudo; quest’ultimo contiene a sua volta una stella e un cane con una fiaccola in bocca.