Descrizione

Comune montano di fondazione medievale, che ricava dalle attività rurali la maggior parte del proprio reddito. Gran parte dei gorgani, il cui indice di vecchiaia rientra nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale, arroccato su uno sperone roccioso e con abitazioni addossate le une alle altre, secondo un impianto tipicamente medievale; la parte restante della comunità risiede, invece, in località San Marino e in alcune case sparse sui fondi. Il paesaggio circostante è stato fortemente modellato dal carsismo, che si rivela nelle profonde fessurazioni del terreno calcareo, nella massiccia presenza di piccole doline e nella penuria di acque superficiali, a eccezione di poche fonti sommitali carsiche, come quella di San Marino. Per quanto riguarda la vegetazione, l’imponente catena dei Lepini, che su questo versante si erge con pareti dirupate e masse compatte, è screziata da formazioni di leccio, ginepro ed erica arborea; le cime, smussate dall’azione erosiva delle acque meteoriche, sono ricoperte da fitti boschi di roverella, leccio, carpino, faggio, castagno e cerro; i pianori e le radure, punteggiati in primavera di biancospini, ginestre, pruni e aceri campestri, sono popolati da cinghiali, maiali, cavalli e bovini allo stato brado. Lo stemma comunale raffigura un’aquila bicipite su cui è impresso uno scudo; quest’ultimo contiene a sua volta una stella e un cane con una fiaccola in bocca.

Comune montano di fondazione medievale, che ricava dalle attività rurali la maggior parte del proprio reddito. Gran parte dei gorgani, il cui indice di vecchiaia rientra nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale, arroccato su uno sperone roccioso e con abitazioni addossate le une alle altre, secondo un impianto tipicamente medievale; la parte restante della comunità risiede, invece, in località San Marino e in alcune case sparse sui fondi. Il paesaggio circostante è stato fortemente modellato dal carsismo, che si rivela nelle profonde fessurazioni del terreno calcareo, nella massiccia presenza di piccole doline e nella penuria di acque superficiali, a eccezione di poche fonti sommitali carsiche, come quella di San Marino. Per quanto riguarda la vegetazione, l’imponente catena dei Lepini, che su questo versante si erge con pareti dirupate e masse compatte, è screziata da formazioni di leccio, ginepro ed erica arborea; le cime, smussate dall’azione erosiva delle acque meteoriche, sono ricoperte da fitti boschi di roverella, leccio, carpino, faggio, castagno e cerro; i pianori e le radure, punteggiati in primavera di biancospini, ginestre, pruni e aceri campestri, sono popolati da cinghiali, maiali, cavalli e bovini allo stato brado. Lo stemma comunale raffigura un’aquila bicipite su cui è impresso uno scudo; quest’ultimo contiene a sua volta una stella e un cane con una fiaccola in bocca.

Storia

Si formò nel Medioevo intorno a un castello fortificato appartenente alla famiglia Bertiamina di Anagni, che nel 1151 la cedette all’abbazia benedettina di Villamagna. Dal 1330 al 1659 appartenne ai Conti di Ceccano, per poi passare ai Pamphili e, nel Settecento, ai Doria. Nel 1870 ottenne l’autonomia comunale. Il toponimo, menzionato nelle RATIONES DECIMARUM del Lazio (1328-1329), deriva dall’appellativo geografico “gorga”, ‘gola, fosso sterrato e profondo’, che a sua volta si connette al latino GURGES. Durante la signoria dei Doria furono edificati molti palazzi signorili, tuttora in buono stato di conservazione, tra i quali spicca quello del cardinale Santucci: vi si custodiscono testi di valore, suppellettili sacre e una tavola bizantina raffigurante il Salvatore. È del 1328 e in stile romanico la chiesa di San Michele Arcangelo, che conserva una pregevole croce bizantina ed è affiancata da un massiccio campanile, mentre interessanti pale settecentesche sono custodite nella chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo. Di ottima fattura è anche la fontana della Pastorella, realizzata dallo scultore contemporaneo Ernesto Biondi.

Si formò nel Medioevo intorno a un castello fortificato appartenente alla famiglia Bertiamina di Anagni, che nel 1151 la cedette all’abbazia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BENEDETTINA'>benedettina</a> di Villamagna. Dal 1330 al 1659 appartenne ai Conti di Ceccano, per poi passare ai Pamphili e, nel Settecento, ai Doria. Nel 1870 ottenne l’autonomia comunale. Il toponimo, menzionato nelle RATIONES DECIMARUM del Lazio (1328-1329), deriva dall’appellativo geografico “gorga”, ‘gola, fosso sterrato e profondo’, che a sua volta si connette al latino GURGES. Durante la signoria dei Doria furono edificati molti palazzi signorili, tuttora in buono stato di conservazione, tra i quali spicca quello del cardinale Santucci: vi si custodiscono testi di valore, suppellettili sacre e una tavola <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BIZANTINA'>bizantina</a> raffigurante il Salvatore. È del 1328 e in stile romanico la chiesa di San Michele Arcangelo, che conserva una pregevole croce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BIZANTINA'>bizantina</a> ed è affiancata da un massiccio campanile, mentre interessanti pale settecentesche sono custodite nella chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo. Di ottima fattura è anche la fontana della Pastorella, realizzata dallo scultore contemporaneo Ernesto Biondi.

Economia

Il modesto livello di sviluppo raggiunto dall’economia gorgana rende particolarmente consistenti i flussi di pendolarismo. La tradizionale produzione di cereali e olive, infatti, è interessata da un lento ma irreversibile processo di contrazione, cui oltretutto non si contrappone la crescita dell’apparato industriale: sono presenti solo poche imprese artigianali attive esclusivamente nei comparti della trasformazione dei prodotti agricoli, del legno e della lavorazione dei metalli. In notevole ritardo è anche il processo di terziarizzazione, che trarrebbe enormi vantaggi della valorizzazione del potenziale turistico della zona. Il comune, che dispone degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, fa registrare significative carenze anche nell’ambito delle strutture e dei servizi di pubblica utilità, essendo dotato delle sole scuole materne ed elementari e privo di strutture culturali e sociali di rilievo; l’assistenza sanitaria è assicurata dalla farmacia e l’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno.

Il modesto livello di sviluppo raggiunto dall’economia gorgana rende particolarmente consistenti i flussi di pendolarismo. La tradizionale produzione di cereali e olive, infatti, è interessata da un lento ma irreversibile processo di contrazione, cui oltretutto non si contrappone la crescita dell’apparato industriale: sono presenti solo poche imprese artigianali attive esclusivamente nei comparti della trasformazione dei prodotti agricoli, del legno e della lavorazione dei metalli. In notevole ritardo è anche il processo di terziarizzazione, che trarrebbe enormi vantaggi della valorizzazione del potenziale turistico della zona. Il comune, che dispone degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, fa registrare significative carenze anche nell’ambito delle strutture e dei servizi di pubblica utilità, essendo dotato delle sole scuole materne ed elementari e privo di strutture culturali e sociali di rilievo; l’assistenza sanitaria è assicurata dalla farmacia e l’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno.

Relazioni

La salubrità dell’aria e l’amenità del paesaggio invitano a lunghe passeggiate mentre la vicinanza dei monti Filaro e San Mariano consente interessanti escursioni a contatto con una natura selvaggia. Il mese di luglio è quello che presenta il maggiore fermento di iniziative: le strade dell’abitato si animano in occasione dei festeggiamenti religiosi e folcloristici dedicati alla Madonna e della rinomata “Festa della montagna”. La festa del Patrono San Domenico si celebra la prima domenica di agosto.

La salubrità dell’aria e l’amenità del paesaggio invitano a lunghe passeggiate mentre la vicinanza dei monti Filaro e San Mariano consente interessanti escursioni a contatto con una natura selvaggia. Il mese di luglio è quello che presenta il maggiore fermento di iniziative: le strade dell’abitato si animano in occasione dei festeggiamenti religiosi e folcloristici dedicati alla Madonna e della rinomata “Festa della montagna”. La festa del Patrono San Domenico si celebra la prima domenica di agosto.

Località

San Marino

San Marino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gorga rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.