Comune montano popolato fin dalla remota antichità; le sue tradizionali risorse economiche sono costituite dall'agricoltura e dall'allevamento, cui in tempi più recenti si sono aggiunti i proventi di alcune attività industriali. I fossatani, che presentano un indice di vecchiaia molto superiore alla media, risiedono nelle località di Colbassano, Osteria del Gatto, Palazzolo, Purello, Stazione e soprattutto nel capoluogo comunale, che comprende una parte antica raccolta sulla sommità di un colle e un'appendice moderna sviluppatasi più in basso; il resto della comunità si distribuisce in aggregati urbani elementari e in case sparse. Il profilo geometrico del territorio comunale fa registrare brusche oscillazione altimetriche: riflette infatti gli accentuati dislivelli dell'Appennino umbro-marchigiano e nella fattispecie la notevole pendenza del monte Maggio, che svetta maestoso nella parte sud-orientale del comprensorio. Dal crinale appenninico scendono a valle numerosi torrenti (fossi Rigo, Regolino, Vetorno e Sciola), che alimentano la vegetazione spontanea (faggete ad alto fusto e boschi cedui) e vengono abbondantemente utilizzati a scopo irriguo. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello d'argento, fondato su una verde pianura, merlato "alla guelfa" e munito di due torri; queste ultime sostengono un grifo d'oro, che stringe nella zampa anteriore destra una spada azzurra con l'impugnatura dorata.