Comune agricolo montano di origine medievale. I campoletani, caratterizzati da un indice di vecchiaia abbastanza alto, sono distributi nel capoluogo e nelle località di Contrada Stazione, Monte, Taverna Clemente e Taverna del Tratturo. Il centro storico, situato su di una collinetta che fa parte dello spartiacque tra i bacini del Biferno e del Fortore, conserva le caratteristiche architettoniche originarie: abitazioni unifamiliari, non troppo alte, strette intorno alla chiesa che le domina. La zona di nuova espansione è naturalmente più moderna: le case acquistano i tipi condominiali, pur mantenendo dimensioni relativamente contenute. Il profilo del territorio è vario e ondulato: montuoso nella parte occidentale che raggiunge la quota massima di 896 metri, per il resto è in prevalenza pianeggiante; il terreno franoso ha spesso creato serie difficoltà alla popolazione locale. Il paesaggio è assai gradevole: le case sono immerse nel verde, in una teoria di morbide ondulazioni alternate a valli solcate da piccoli corsi d'acqua, che si rincorrono a perdita d'occhio. Il clima ha le caratteristiche di quello montano: inverni piuttosto freddi, estati più temperate. Lo stemma, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura due spighe di grano dorate in campo azzurro che circondano l'iniziale del comune, all'interno della quale figura una stella d'argento a sei raggi.