Comune montano di origine medievale la cui economia, tradizionalmente agricola, ha conosciuto di recente un modesto sviluppo industriale. La comunità dei baranellesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia superiore alla media, è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, in numerose altre località, come: Aia la Strada, Annecchiali, Calvario, Canale, Cappella, Castellaro, Colle della Corte, Coscia di Ponte, Fonte Ferrara, Fonte Garile, Fonte Polo, Gaudo, Lago Ranallo, Largo Zullo, Martine, Masserie Tomaro, Petrole, Piana Casale, Piana Macaro, San Nicola, Terranova, Valle. Il centro storico, con abitazioni povere ma in buono stato arroccate intorno alla chiesa, conserva il suo aspetto architettonico originario, mentre i nuovi agglomerati sono costituiti da edifici più moderni, talvolta formati da più unità abitative. Presenta le caratteristiche dei centri montani: vie strette e ripide che diventano più larghe ed agevoli verso la zona di nuovo insediamento, situata a valle. Il territorio ha un profilo irregolare, a tratti aspro: dall'altezza minima di 426 metri si passa ai 610 metri, nella zona del capoluogo comunale, fino ai 996 metri del monte Vairano, punto geodetico. Anche il clima rispecchia le caratteristiche delle zone montane, con estati fresche ed inverni piuttosto rigidi. Lo stemma, tratto da un'antica stele funeraria sannitica, raffigura due mani che si stringono in segno di lealtà, concordia e forza.