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VOLSCI
Approfondimento
Approfondimento: VOLSCI
Popolazione italica di antichissima origine appartenente alla stirpe osco-umbra. All'inizio del VI secolo a. C. occupava la regione di Rieti, quindi, nella seconda metà del VI secolo migrò verso sud, prima raggiungendo il lago Fucino e più tardi insediandosi nella regione pontina tra i Colli Albani, il mar Tirreno e il fiume Sacco. I suoi vicini erano i latini e gli aurunci. Secondo le testimonianze storiche era divisa in due gruppi distinti, ognuno con un governo proprio: gli ecetrani, che abitavano i monti Lepini e avevano come capoluogo Ecetra, e gli anziati, la cui capitale era Anzio. I due gruppi non fecero mai fronte comune neanche per difendersi dalla minaccia dei latini o dei romani. Dopo essere stati soggetti agli etruschi, dalla fine del VI secolo a. C. e durante il V i volsci rappresentarono, spesso insieme agli equi, una forte minaccia per Roma, con cui erano venuti a contatto negli ultimi anni del periodo monarchico. Sfruttando sia la fine dell'egemonia etrusca nel Lazio sia le guerre dei romani contro le popolazioni limitrofe, ampliarono il loro territorio: conquistarono il tratto costiero tra Terracina e Anzio, costringendo gli aurunci a ripiegare verso la Campania; sostennero numerose guerre contro i latini, spingendoli verso nord, conquistando alcuni territori lungo il litorale e saccheggiando anche la città di Pomezia, uno dei centri latini più importanti. La loro vittoriosa espansione verso nord, che portò alla fondazione di VELITRAE (Velletri), si spinse fino a città che erano allora sotto il controllo romano, mettendo in pericolo la stessa Roma, con cui iniziarono una lunga e dura guerra. Nella prima metà del V secolo a. C. la loro avanzata fu frenata da un'alleanza tra i romani, i latini e gli ernici, che tolse Velletri ai volsci. Questi ultimi, appoggiati dagli equi, ripresero a minacciare i latini, riconquistando Velletri, ma nel 431 a. C. furono sconfitti dai latini alleati con i romani. Roma iniziò la sua espansione nel territorio volsco con la fondazione di colonie come Segni, Norba, Cori, Sezze, e con l'istituzione di due nuove tribù, POMPTINA e PUBLILIA, con lo scopo di isolare e dividere il territorio nemico in due parti. Nella seconda metà del IV secolo l'espansione romana verso sud, culminata con la prima guerra sannitica (343-341 a. C.), a cui parteciparono anche i volsci, portò alla fine della loro indipendenza. Nel 329 a. C. furono sconfitti e la città di Priverno fu presa dai romani, che poterono contare sull'appoggio dei latini e degli ernici; il loro territorio fu in parte annesso mentre le principali città, come Priverno, Sora, Arpino, Atina, Ecetra, Anzio, Terracina, Velletri, Fondi, Formia, Pomezia, furono a poco a poco trasformate in colonie romane e latine. Dopo la conquista romana subirono una rapida romanizzazione, assimilando del tutto la cultura dei vincitori.