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REGNO LOMBARDO-VENETO
Approfondimento
Approfondimento: REGNO LOMBARDO-VENETO
Regno comprendente i territori di Lombardia e Veneto, posto sotto il dominio dell'imperatore Francesco I d'Asburgo. La costituzione del Lombardo-Veneto fu decisa dal Congresso di Vienna del 1815, che operò una ripartizione dei territori dell'ex impero napoleonico. Il Lombardo-Veneto (1815-1848) era di fatto un territorio austriaco, senza alcuna autonomia amministrativa, anche se formalmente Milano era la capitale del regno e vi risiedeva un viceré. Era uno stato economicamente piuttosto florido, in cui la produzione agricola e industriale era in costante aumento; l'istruzione elementare fu resa obbligatoria nel 1818; nel 1840 venne costruito il primo tratto di ferrovia Milano-Monza; a Milano apparve il primo servizio di omnibus trainato da cavalli nel 1844 e nel 1845 alcune zone della città vennero illuminate a gas. L'Austria governò il Lombardo-Veneto con miope autoritarismo, cercando di non lasciare spazio ad alcuna velleità autonomistica, e si adoperò per impedire la diffusione degli ideali di libertà e indipendenza che circolavano negli ambienti borghesi e intellettuali, in particolare a Milano, il maggiore centro di cultura politica e letteraria. La censura austriaca fu particolarmente rigida: le riviste come il Conciliatore vennero soppresse; le società carbonare e mazziniane dovettero agire in clandestinità e coloro che ne facevano parte subirono pesanti conseguenze e spesso patirono, come Silvio Pellico, il carcere.
