Descrizione
Piccola comunità di montagna, di origine medievale, che basa la sua economia su modeste attività industriali affiancate da un crescente sviluppo turistico. Gli alagnesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, comprendente parte dell’area speciale Lago Trilli Inferiore e Superiore e Punta Gnifetti (montagna disabitata), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 4.554 metri di quota. L’abitato, interessato da una fase di forte espansione edilizia, si estende nel fondo di una breve conca della Sesia e conserva le caratteristiche architettoniche walser: le case sono costruite in legno di larice, con le travi incrociate all’estremità, e hanno tutt’intorno una galleria delimitata da pertiche orizzontali. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un’aquila d’argento in volo spiegato, artigliata sui due monti che si originano dai fianchi dello scudo e accompagnata, in capo, dalla scritta in caratteri lapidari azzurri: EXCELSIOR.
Storia
Il toponimo si compone del determinante nel suo chiaro significato di ‘Valle Sesia’, e del termine Alanea (villa), personale latino derivante dall’etnonimo Alani, popolazione germanica proveniente dalla Svizzera che seguì i longobardi nella loro opera di discesa e conquista dell’Italia. La prima documentazione risale al 1233 nella forma di Alagnia in alternanza ad Alania del 1475. Le sue origini risalgono al XIII e al XIV secolo quando popolazioni di origine germanica provenienti dall’altopiano svizzero s’insediarono nella conca compresa tra i torrenti Olen e Otro. Alcuni la identificano come la prima colonia walser in Valsesia. Infatti i primi contatti che i walser ebbero in Valsesia si ebbero verso la metà del Cinquecento, quando la famiglia varallese degli Scarognini iniziò lo sfruttamento delle miniere d’oro nei dintorni di Alagna che, insieme alla vicina Riva, costituì per un certo tempo un’unica comunità sotto il nome di Pietre Gemelle, che dal 1326 ebbe Riva come capoluogo. Sul finire del Quattrocento si separò da Riva, anche se il raggiungimento dell’autonomia non fu immediato. Tra gli edifici di maggior pregio storico-architettonico si ricordano: la parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista, costruita su una cappella del 1564, e la casa di Henricis, che diede i natali ai tre artisti Giovanni, Melchiorre e Antonio d’Enrico. Interessanti sono pure gli oratori disseminati nelle varie località, in essi sono conservate pregevoli statue lignee di scultori walser. A Pedelegno si trovano le vestigia di un antico castello del XVI secolo, appartenuto e probabilmente fatto costruire dalla famiglia varallese degli Scarognini nel corso del Cinquecento, oggi è adibito ad abitazione privata.
Economia
È sede di Pro Loco e dei vigili del fuoco. L’economia locale non ha abbandonato del tutto le tradizionali attività rurali: è praticato l’allevamento di bovini, ovini e caprini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti tessile, edile, delle confezioni, dei mobili, del legno e dell’estrazione di minerali non energetici. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale è presente il Museo Walser, allestito in un’antica costruzione del 1628. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie sono rappresentate dalla farmacia.
Relazioni
La bellezza degli scenari naturali, che fanno da cornice all’abitato, attrae un buon numero di turisti. è base di partenza escursioni nel Parco Naturale Alta Valsesia e sul Monte Rosa (grazie alla funivia che la collega a Punta Indren, dove si pratica lo sci d’alta quota tutto l’anno e che funge da punto di partenza per ascensioni più impegnative verso la capanna Gnifetti, 3.647 m, e la capanna-osservatorio Regina Margherita, 4.559 m) e offre la possibilità di raggiungere svariati rifugi. Tra le manifestazioni, degna di nota è la caratteristica processione “del Rosario fiorito”, risalente al 1683: rappresenta il ringraziamento alla Vergine per la protezione accordata alle mandrie e agli alpeggi durante la stagione estiva. A essa partecipano gli alagnesi nei tipici costumi. Il Patrono, San Giovanni, si festeggia il 27 dicembre.
Località
Dosso, Pedemonte, Piane, Punta Gnifetti