Descrizione
Centro di montagna di origine medievale ma con radici romane. L’economia della zona è prevalentemente industriale e commerciale mentre il settore agricolo, per quanto molto diffuso, ricopre un ruolo minore. Il turismo è in costante sviluppo. La comunità dei borghesani ha un indice di vecchiaia nella media e risiede per la quasi totalità a Borgo, sede del capoluogo comunale. La rimanente parte si trova nelle case sparse. È in atto una forte espansione edilizia. Il territorio comunale, abbastanza esteso, si spinge fino a quote piuttosto elevate e possiede di conseguenza un profilo geometrico molto movimentato. L’abitato, attraversato dal fiume Brenta, sorge, invece, in zona pianeggiante. Lo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto ministeriale, è attraversato da una croce patente d’oro. Nello stemma usato dal comune lo scudo, di forma ovale, è circondato dalla scritta: UNIVERSITAS BURGI AUSUGI.
Storia
La prima parte del toponimo deriva direttamente dalla denominazione che nel medioevo si attribuiva alle terre più importanti sede di pieve e giurisdizione; Valsugana, che fa riferimento alla collocazione nella valle omonima, deriva da Val più l’antico toponimo AUSUGUM, attestato nel III secolo d.C., e il suffisso aggettivale -ana. La prima attestazione del toponimo completo è del 1307, “Burgo del Valsugana”. I primi insediamenti umani stabili risalgono alla colonizzazione romana della zona. Durante il medioevo subì numerose vicissitudini legate al potere politico e giurisdizionale. Dopo la donazione di Corrado il Salico, del 1027, che tanta importanza ebbe nella storia di tutta l’attuale provincia di Trento, fu consegnata al potere del conte vescovo di Feltre. Vi succedettero: Ezzelino da Romano, gli Scaligeri, i conti del Tirolo, i Da Carrara di Padova, i duchi d’Austria, di nuovo i Da Carrara, i Visconti di Milano, i Da Carrara per la terza volta e infine gli austriaci. Durante il fascismo le erano state annesse Carzano, Torcegno, Castelnuovo, Ronchi, Telve e Telve di Sopra. La chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, sede di parrocchia, è un antico edificio attestato sin dal 1027 il cui attuale aspetto barocco è dovuto alla ricostruzione del ‘700. Anche l’interno è barocco. La chiesa di Sant’Anna, edificata fra il 1668 e il 1672 e ora sconsacrata, comprendeva anche un convento delle clarisse, che fu soppresso nel 1782 da Giuseppe II. Le clarisse sono tornate dopo 200 anni nel monastero di S. Damiano, annesso al convento di S. Francesco d’Assisi, la cui chiesa è stata costruita nel Seicento in sostituzione di quella di S. Cristoforo. La chiesa di S. Lorenzo è di origini alto medievali mentre quella di S. Rocco è cinquecentesca. Dell’antico castello, reso ora abitazione privata, resta solo una parte. Notevoli gli altri edifici civili, come Palazzo Ceschi, Palazzo Baldessari, Palazzo Sette e Palazzo Bertondello. Il ponte veneziano ospita due edicole, dedicate a S. Rocco e a S. Giovanni Nepomuceno.
Economia
È sede della Comunità montana. Le attività legate al primario sono ancora molto praticate benché il settore, se confrontato con gli altri due, non appaia molto produttivo. Le coltivazioni più diffuse sono quelle cerealicole, orticole, del foraggio, della vite e dei frutteti. Si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale è molto variegato e si estende ai comparti: lattiero-caseario, alimentare, dell’abbigliamento, del legno, della stampa, dei materiali da costruzione, dei laterizi, metalmeccanico, della fabbricazione di strumenti ottici e fotografici, del mobile, dell’energia elettrica, della produzione e distribuzione di gas, edile e della consulenza informatica. Tanto la rete commerciale quanto quella dei servizi sono di buon livello. Sono presenti il servizio bancario, il servizio assicurativo e per i fondi pensione, strutture sociali come asili nido e case di riposo, le scuole materne, elementari e medie, istituti per l’istruzione secondaria di secondo grado, strutture culturali come la biblioteca emeroteca, numerose strutture per la ristorazione, la farmacia e l’ospedale.
Relazioni
L’afflusso di persone e merci è costante, essendo, in pratica, il capoluogo della Valsugana. È inoltre molto frequentata da turisti. Oltre alla festa patronale, si svolgono anche: la celebrazione di Sant’Antonio da Padova il 13 giugno, la fiera di S. Matteo il 21 settembre, con esposizione di prodotti agricoli, la “Coppa d’Oro”, premio per i direttori sportivi italiani di ciclismo, che si tiene nella seconda domenica di settembre, il Palio del Brenta, che si organizza alla fine dell’estate e vede contrapporsi i “Farinoti” e i “Semoloti”, e la fiera del 2 novembre. Il mercato settimanale si tiene il mercoledì. Il Patrono è S. Prospero, festeggiato nel secondo lunedì di luglio. È gemellata con Bludenz (Austria).
Località
Borgo, Gruppo Cima Dodici