itala

Descrizione

Comune collinare, di origine antica, la cui economia si basa su tutti i settori produttivi. Gli alladiesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra le località Madonna delle Grazie e Santa Maria-Sangrato, alcuni nuclei urbani minori nonché in numerose case sparse. Il territorio, bagnato dal torrente Malesina, ha un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 522 metri di quota. L’abitato è circondato da verdi prati e dolci rilievi delle colline moreniche. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spiccano nove losanghe azzurre; il capo d’argento reca un volo spiegato “al naturale”.

Storia

La più antica attestazione toponomastica, che risale al 1156, è quella di “Aladium”, con variante “Alladium”. Del 1407 è, invece, “Agladium”, documentazione maggiormente diffusa. La denominazione sembra derivare dal gentilizio latino ALLIUS cui è applicato il suffisso ipercorrettivo -adium, ricostruzione dotta del gallico -ACUM molto diffusa nel Canavese. Il toponimo indica ‘terra di Allio’. Di origine antica, sorse in periodo romano. Nel primo decennio del Mille era costituita semplicemente da un castello la cui funzione consisteva nel difendere Macugnano. I primi documenti che testimoniano la sua esistenza risalgono, però, al 1141; in essi furono messe agli atti le divisioni territoriali del Canavese e il passaggio di Agliè alla famiglia dei San Martino. Nel XIV secolo non prese parte alla rivolta popolare antifeudale e antisavoiarda che interessò molti centri della zona. Venne però coinvolta nelle lotte tra i guelfi San Martino e i ghibellini conti di Valperga e, nel 1355, su decisione dell’imperatore Carlo V, entrò a far parte dei domini dei marchesi del Monferrato. Alle continue lotte interne posero fine i Savoia nel 1391 e, a metà del XV secolo, le vennero concessi gli statuti comunali. Cent’anni più tardi fu testimone della dura guerra tra i Savoia e la Francia, al cui termine andò al potere il duca sabaudo Emanuele Filiberto. Nel 1764 venne acquistata da Carlo Emanuele III e, successivamente, invasa dai francesi guidati da Napoleone. Di particolare interesse storico-architettonico è il castello ducale, composto da trecento stanze arredate con mobili d’epoca e ricche di dipinti, sculture, reperti archeologici greci e romani provenienti da Tuscolo, vicino Frascati; circondato da giardini all’inglese e all’italiana, comprende un vasto parco ricco di fiori rari, alberi centenari, una fontana settecentesca dei fratelli Colino, un laghetto, viali e sentieri lunghi più di sette chilometri. Altri monumenti degni di nota sono: la chiesa barocca di Santa Marta, opera di Costanzo Michela; la parrocchiale di San Massimo, progettata da Ignazio Birago di Borgaro; villa Il Meleto, che ha ospitato per molto tempo il poeta Guido Gozzano; la chiesa di Santa Maria della Rotonda.

Economia

È sede di Pro Loco. L’agricoltura conserva un ruolo importante nell’economia locale: si producono cereali, foraggi, ortaggi, uva (utilizzata per la produzione di vini Doc locali) e altra frutta; si pratica anche l’allevamento bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, tessile, edile, metallurgico, meccanico, dei mobili, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura, di sistemi informatici per ufficio e di parti e accessori per autoveicoli. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e l’assicurativo. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente, oltre alla biblioteca civica, anche quella del castello. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente, è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Grazie alle bellezze architettoniche, naturali e artistiche che la caratterizzano, è meta di un discreto afflusso turistico. È abbastanza frequentata anche per lavoro; i rapporti con i comuni vicini, comunque, non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni di maggiore interesse si segnalano: la Mostra e Scambio, a giugno e a ottobre, e la Sagra del torcetto (dolce tipico piemontese dalla caratteristica forma di cuore), ad aprile. Il Patrono, San Massimo, si festeggia la prima domenica di luglio. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Cascine Bernardini, Cascine Ceich, Cascine Luisetta, Cascine Malesina, Cascine Oberto, Cascine Prola, Cascine Ricco, Cascine Volpatti, Madonna delle Grazie, Santa Maria-Sangrato, Strada Privata Brunetta

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 0.00000000
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  • CAP
  • Prefisso
  • Codice ISTAT 000001
  • Codice Catasto
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  • zona clim./gradi giorno
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  • Densità 0,00 ab/Km2
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