Descrizione
Comune montano, di origine medievale, ha conservato un indirizzo economico rivolto alla produzione agricola. La sua popolazione, i castellani, mostra un indice di vecchiaia piuttosto alto e si concentra, oltre che nel capoluogo comunale, in numerose località tra le quali: Cavallaro, Case del Piano, Cortivo, Curtini, Luviera, Ferrari, Gabrielli, Iada, Moreschi, Nesina, Paiosa, Ponte del Baghetto e altre. Espande il suo territorio, con evidenti differenze di quota, dal crinale montuoso formato dalle Cime del Durre e dal Pizzo del Diavolo, nei pressi del Parco delle Orobie, fino a sud nella Val Malgìna, fra i torrenti Armisa e Malgìna, conservando vaste zone dal paesaggio incantevole ancora oggi praticamente incontaminato tanto che, sino a poco tempo fa, in Val Malgina si poteva incontrare ancora l'orso bruno. Il centro urbano sta vivendo un periodo di espansione edilizia.
Storia
Le prime notizie storiche risalgono al secolo XI, quando era un possedimento del vescovado di Bergamo. Si suppone debba il suo nome alla famiglia Castro de Acqua, fra le più importanti della Valtellina nel XIII secolo, che qui era proprietaria di un castello munito di una torre che ancora oggi si può ammirare nel centro storico. La stessa fortificazione, essendo l'unica, a sud del fiume Adda, della media Valtellina, ebbe un grande ruolo strategico durante il Medioevo accrescendo l'importanza del borgo. Essa fu poi venduta, come risulta da una pergamena dell'epoca, alla confinante e potente famiglia dei Quadrio. Nel 1512 seguì la sorte di tutta la regione cadendo sotto il dominio dei potenti grigioni. Da fonti storiche dell'epoca, alla fine del XVI secolo la località risulta abitata da centotrenta famiglie, ma una lenta seppur costante emorragia di uomini ha portato la popolazione ad assottigliarsi di circa un terzo nel corso degli anni. Oltre a quel che resta della citata torre, altro edificio di rilievo è la chiesa di San Michele, di imponenti dimensioni, che fu edificata nel '400 e più volte restaurata nei secoli successivi. Sul portale si può ammirare un affresco settecentesco raffigurante la "Madonna con il Bambino". Al suo interno di mirabile fattura sono le balaustre di marmo policromo, i confessionali in legno intagliato e una statua in legno della Madonna con Bambino, probabilmente del secolo XVI. In località Luviera la chiesa dedicata a San Francesco, costruita intorno al 1674, conserva dipinti del '600.
Economia
Ancor oggi la principale fonte di reddito deriva senza dubbio dal settore agricolo, in cui rimane impegnata un'alta percentuale di forza lavoro. Oltre la cerealicoltura, le principali coltivazioni che si incontrano in zona sono rappresentate da frutteti e vigneti; non manca la produzione foraggiera di supporto all'allevamento. Nelle stalle si allevano principalmente bovini, sia da latte che da macello. Al settore agricolo si affianca una modesta ma crescente produzione industriale che sta radicando sul territorio imprese metallurgiche, impegnate principalmente nella fabbricazione di elementi in metallo per l'edilizia, e metalmeccaniche; non mancano le imprese edili. Il terziario non ha fatto il suo ingresso in questa realtà comunale, come si evince dalla totale assenza di servizi ad esso connessi, tra i quali vale la pena di evidenziare quello dell'intermediazione finanziaria. La scolarità è assicurata solo fino alla licenza elementare. Molto scarno risulta il panorama delle strutture socio-assistenziali e culturali, nonché di quelle ricettive, che forniscono soltanto un modesto servizio di ristorazione. Risulta inoltre del tutto assente il servizio sanitario.
Relazioni
Nonostante le notevoli attrattive paesaggistiche come il bellissimo paesaggio che si può ammirare dalla località Piàzzola, il turismo non è affatto sviluppato, soprattutto per la mancanza di strutture ricettive. Le relazioni esterne difficilmente comportano l'arrivo di forestieri: quasi sempre significano spostamenti dei castellani verso i centri vicini, alla ricerca di servizi amministrativi, burocratici e sanitari, oltre che per l'istruzione media e di secondo grado. Momento di socializzazione è la festa del Patrono, S. Michele, che si celebra il 29 settembre. In quell'occasione si registra una discreta presenza di forestieri.
Località
Case del Piano, Cavallaro, Cortivo, Ferrari, Gabrielli, Iada, Luviera, Moreschi, Piazzola, Ponte del Baghetto, Raina, Romana, Sondi, Verina, Viscenzatti