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Descrizione

Comune collinare di antichissima origine, sorretto da un’economia di stampo rurale, con una buona vocazione per il turismo ecologico. I mazzanesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, risiedono quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, cui fa corona un discreto numero di case sparse sui fondi. L’abitato, posto su uno sperone tufaceo a strapiombo su una ripida gola, presenta un caratteristico nucleo medievale, cinto da mura e caratterizzato da archi e strade strette e tortuose, intorno al quale si sviluppa una zona moderna. Poco distante, in uno scenario naturale di grande suggestione, scorre il torrente Treja, stretto tra scoscese fiancate rocciose: la millenaria azione erosiva delle sue acque, infatti, ha inciso nella tenera roccia tufacea profonde gole, immerse in una lussureggiante vegetazione –ginestre, lecci e corbezzoli crescono nei luoghi esposti al sole, carpini e aceri ammantano le zone più fresche e ombrose, primule e ciclamini fioriscono nel fondovalle mentre sulle rive meno scoscese sfilano ontani e olmi–. Le limpide acque fluviali costituiscono l’habitat ideale del gambero di fiume e una grande varietà di specie faunistiche si muove indisturbata nei boschi e negli anfratti montani (gheppi, nibbi e lanari, piccoli mammiferi, quali volpi, tassi e cinghiali, nonché varie specie di rettili e rapaci notturni).

Storia

È menzionata per la prima volta in un atto del 945 d.C. ma consistenti resti di tombe risalenti all’età del ferro attestano l’esistenza di insediamenti umani in epoca molto remota; nelle sue vicinanze, tra l’altro, i falisci fondarono l’insediamento di Narce (IX-VII secolo a.C.), conquistato in seguito dai romani. Dopo essere appartenuta a lungo al monastero dei Santi Andrea e Gregorio, nel 1526 divenne feudo degli Anguillara e in seguito dei principi Del Drago (1568), che ne furono gli ultimi proprietari. Privo di specificazione fino al 1872, il toponimo deriva dal personale latino MATTIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS, che designa la proprietà fondiaria. Della chiesa di San Nicola, edificata nel Seicento in posizione dominante le gole del torrente Treja, rimangono solo alcuni ruderi mentre il palazzo baronale ha subito profonde modifiche che ne hanno alterato irrimediabilmente l’aspetto. Di grande fascino è lo spettacolo degli antichi vicoli dell’abitato, che si snodano ripidi tra le abitazioni in tufo e hanno conservato la loro fisionomia originaria.

Economia

Le attività rurali, un tempo incentrate sulla coltivazione di lino e canapa, sono oggi rivolte alla produzione di uva e frumento e all’allevamento ovino e bovino ma non rappresentano più il fulcro dell’economia locale; l’apparato industriale, inoltre, è limitato ad alcune piccolissime imprese dedite alla produzione di confezioni e alla lavorazione del legno e dei metalli. È nella crescente vocazione turistica dei luoghi che sono riposte le speranze dei mazzanesi: la presenza di ristoranti e di strutture per il soggiorno è commisurata alle esigenze degli attuali flussi turistici ma andrebbe potenziata in vista dei possibili sviluppi del turismo ecologico in questa splendida zona dell’entroterra laziale. Il comune è sede degli ordinari uffici municipali e postali ma non dispone di rilevanti strutture e servizi culturali e sociali: possiede, infatti, le sole scuole dell’obbligo e la farmacia.

Relazioni

L’eccezionalità dei paesaggi, che dal 1982 sono stati sottoposti a vincoli di tutela ambientale, ha attirato l’attenzione di molti cineasti, che vi hanno ambientato i loro film; le gole del torrente Treja, infatti, sono teatro di spettacoli naturali di particolare grandiosità, assai rari in un ambiente prettamente collinare. I mazzanesi conservano un forte legame con le proprie tradizioni e sono soliti organizzare manifestazioni che al fascino dell’antico combinano momenti di puro divertimento: il 17 gennaio, festa di Sant’Antonio Abate, ha luogo la tradizionale benedizione degli animali, seguita da giochi popolari, quali l’albero della cuccagna, e associata a una sagra della salsiccia e della bruschetta di grande richiamo; l’ultima domenica di carnevale sfilano i carri allegorici mentre il primo maggio vengono commemorati con riti religiosi San Filippo e San Giacomo. La festa del Patrono San Nicola si celebra il 6 dicembre; i festeggiamenti popolari hanno luogo la prima domenica di settembre, con una corsa di cavalli, spettacoli musicali e fuochi d’artificio.

Località

INFO
  • Popolazione 0
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  • CAP
  • Prefisso
  • Codice ISTAT 000058
  • Codice Catasto
  • Altitudine slm mt
  • zona clim./gradi giorno
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  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
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  • Tramonto 18:48
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