Descrizione
Centro di pianura, di antiche origini, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I rolesi presentano un indice di vecchiaia molto alto e risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e la località di Ronchi, contigua al nucleo Tornarella del comune di Novi di Modena (MO). Il territorio, attraversato da più canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresentano tre croci di Malta, poste in palo l’una sull’altra: la prima e la terza sono azzurre, quella centrale è rossa.
Storia
Abitata fin dall’età del bronzo, stando al rinvenimento di alcuni manufatti in selce, rimase a lungo una zona di paludi e acquitrini: i primi lavori di bonifica furono intrapresi dai romani. Il toponimo, che in alcuni documenti medievali figura come Ariolas, Ariolae, Arrolis, Arolum e Rolum, deriva dal latino ARIOLA o AREOLA, ossia ‘aiuola, piccola area coltivata tra i boschi’. Possedimento già nell’alto Medioevo della potente e bellicosa famiglia dei Sessi, cui fu confermata dall’imperatore Enrico IV agli inizi dell’undicesimo secolo (per l’appoggio ricevuto durante l’assedio di Parma), e che ne ottennero più tardi il titolo di conti, fu occupata verso la metà del Duecento dai guelfi fuoriusciti da Reggio a seguito del bando di Federico II. Dopo alterne vicende fu sottomessa a quest’ultima città, tornando ai precedenti signori durante la signoria estense. Il XVI secolo fu caratterizzato da sanguinose lotte dinastiche, che porteranno gli abitanti a chiederne l’annessione a Mantova. Suddivisa all’inizio del Seicento tra più membri della casata dei conti Sessi, partecipò alla grande opera di risanamento realizzata dal marchese di Gualtieri, Cornelio Bentivoglio, con conseguente aumento della produttività dei terreni. Scomparso l’ultimo dei Sessi, sul finire del 1700 passò sotto l’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che l’aggregò alla provincia di Mantova. Nel 1850 fu annessa al ducato di Modena e quindi al Regno d’Italia. La fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento registrarono la nascita delle prime cooperative e la diffusione del socialismo, seguite dalla repressione fascista e dalla partecipazione alla guerra di liberazione. Tra i monumenti, oltre alle poche tracce della rocca dei Sessi, figura la chiesa parrocchiale del XVIII secolo.
Economia
Mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini e suini. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui quello della conservazione della frutta e degli ortaggi), edile, metalmeccanico, tessile e del legno. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e in minor misura pure di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.
Relazioni
Non è tra le mete turistiche più celebrate della zona, ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più industrie che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, come la fiera di San Simone, in ottobre. La Patrona è Santa Vincenza, la cui festa viene celebrata il 7 agosto, con l’omonima fiera.
Località
Le Tullie, Ronchi, Tullie