Descrizione
Comune medievale disposto su di un colle, ancora abbastanza noto per la produzione artigianale di raffinati oggetti in legno; trae sostentamento dalle attività rurali e da un apparato commerciale ben strutturato che è di sostegno alla sua vocazione turistica. La comunità dei pretoresi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, si divide fra il pittoresco capoluogo comunale, agglomerato compatto di case addossate le une alle altre, e i minuscoli aggregati urbani di Colle Pagnotto e di Crocifisso; la consistente domanda di alloggi per le vacanze ha promosso inoltre lo sviluppo di un nucleo turistico-residenziale con popolazione non stabile presso la stazione sciistica di Passo Lanciano. Le pieghe che increspano la porzione orientale del territorio comunale lasciano il posto ad occidente agli aspri contrafforti del massiccio della Maielletta, da cui nasce il fiume Foro e fra la cui fitta vegetazione il corso d'acqua inizia la sua corsa verso il litorale. Il ciclo delle stagioni alterna, su questa zona montana e pedemontana, estati fresche ad inverni piuttosto rigidi.
Storia
Il copioso materiale archeologico affiorato nel territorio comunale ha permesso di ricostruire i lineamenti di una civiltà millenaria risalente al paleolitico inferiore, di cui alcune iscrizioni latine, rinvenute in località Ponte, testimoniano l'evoluzione successiva. Quanto alla storia dell'abitato, le attuali conoscenze non consentono di risalire oltre il XII secolo, allorché fa la sua prima comparsa nei documenti la forma latinizzata del toponimo, PRETORIUM, che designa il 'luogo di adunanza dei soldati' e nella fattispecie un presidio a guardia dell'accesso ai ricchi pascoli del massiccio della Maiella. Il feudo appartenne agli Orsini nel XV secolo, ai D'Alviano al principio del XVI e in seguito ai Colonna, ai Cantelmo e agli Acclozamora. Le più significative testimonianze del passato sono i resti del castello dei Cantelmo, il santuario duecentesco della Madonna della Mazza e la chiesa barocca di S. Nicola, che custodisce un gruppo statuario cinquecentesco della Pietà. In passato la fama di questi luoghi era legata alla fiorente lavorazione del legno al tornio, oggi in declino.
Economia
Una buona dose di vivacità e di movimento irrompono nel comprensorio all'arrivo dei turisti, a cui si deve il benessere economico. Messe in minoranza le tradizionali produzioni agricole (cereali, patate, vite, olivo e frutta) e le modeste imprese manifatturiere, il commercio e i servizi si avviano pertanto a conquistare, nel panorama economico locale, una posizione di netta preminenza, testimoniando le capacità organizzative di questa comunità. Il comune usufruisce degli ordinari uffici municipali e postali e di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; difetta di strutture culturali e sanitarie ma è ben dotato di alberghi, campeggi e ristoranti e abbonda di impianti sportivi -accanto ad una piattaforma polivalente e ai tradizionali campi da tennis e di calcio, sono da segnalare le numerose sciovie al servizio delle piste di Passo Lanciano e Mirastrelle della Maielletta-.
Relazioni
La presenza della Riserva naturale Valle del Foro testimonia l'abbondanza di attrattive paesistiche in questo comune, interessato da un vivace movimento turistico. La stazione sciistica di Passo Lanciano ospita il maggior numero di presenze nel mese di febbraio, in occasione del trofeo automobilistico Aci-neve. La festa del Patrono S. Domenico si celebra la prima domenica di maggio: è accompagnata dalla rievocazione del miracolo del Santo -che secondo la tradizione salvò da morte sicura il figlio neonato di un contadino sottraendolo alle fauci di un lupo- e da una sagra delle serpi simile a quella che richiama flussi oceanici di visitatori nel comune di Cocullo.
Località
Colle Pagnotto, Crocifisso, Maielletta, Passo Lanciano