Territorio. Articolata in 206 comuni, occupa la parte nord-orientale della regione e si estende -da nord a sud- dal Passo del Tonale al corso inferiore del fiume Oglio. Comprende la Val Camonica e la Valtrompia e si allarga fino ad abbracciare la Valle Sabbia, la riviera gardesana occidentale e la pianura a sud di Brescia. Lo stemma provinciale, concesso con Regio Decreto, racchiude le insegne comunali di Chiari, Breno, Verolanuova, Salò e Brescia. Lo stemma troncato di Chiari è rappresentato da un'aquila nera in campo aureo e, su sfondo rosso, da tre stelle d'argento a sei raggi; un'aquila che afferra un cervo d'argento accosciato sulla terra erbosa è l'immagine evocata dallo stemma, a sfondo azzurro, di Breno; l'insegna di Verolanuova raffigura, in campo azzurro, una figura di donna sostenuta da una mezzaluna d'argento e cinta da una fascia, anch'essa d'argento, con il motto: NEC FIDE INFIRMA NEC AMORIS VINCULO CAPTA; Salò si rappresenta attraverso un leone d'argento che tiene un ramoscello d'olivo in campo azzurro. Sul tutto campeggia lo scudo argenteo di Brescia che riproduce un leone azzurro.
Comunicazioni. Due autostrade attraversano il territorio: la A4 Torino-Trieste e la A21 Torino-Brescia. Il sistema delle strade statali è tale da garantire collegamenti abbastanza agevoli: tra gli assi viari più importanti vanno segnalate le strade statali n. 11 Padana Superiore, n. 345 Tre Valli, n. 469 Sebina Occidentale e n. 510 Sebina Orientale. Anche la rete ferroviaria è sufficientemente sviluppata: le linee principali sono la Calolziocorte-Rovato, la Brescia-Edolo, la Brescia-Cremona, la Milano-Venezia e la S. Zeno-Parma.
Storia. I rinvenimenti archeologici testimoniano la continuità degli insediamenti dalla preistoria al XX secolo. Dopo la caduta dell'impero romano d'Occidente, goti, bizantini, longobardi e franchi si alternarono alla guida della regione fino alla nascita dei primi comuni. Il XII secolo fu segnato dalla guerra contro Federico Barbarossa, dai violenti scontri con Bergamo e dall'alleanza con Milano. Nel XIV secolo la politica espansionistica dei Visconti coinvolse Brescia, che, fino ai primi decenni del XV secolo, fu parte del ducato di Milano -fatta eccezione per la breve parentesi del governo di Pandolfo Malatesta-. L'annessione alla repubblica veneta inaugurò un lungo periodo di rinascita economica e culturale, cui pose fine, nel 1797, il trattato di Campoformio, che decretò la fine della Serenissima e la sua annessione all'Austria. Il crollo dell'impero napoleonico fu a breve seguito dalla Restaurazione: solo alla fine del XIX secolo Brescia e il suo territorio furono annessi al regno d'Italia.
Struttura socio-economica. Quasi tutto il territorio è fertile e ben coltivato, anche sulle pendici dei monti. Numerose sono le miniere di ferro e le industrie: particolarmente sviluppati sono i comparti meccanico e tessile. I bacini lacuali e fluviali consentono una notevole produzione di energia idroelettrica.