Descrizione
Comune montano a maggioranza demografica tedesca, sorto nel medioevo, che trae sostentamento economico soprattutto dal turismo e, in second’ordine, dall’agricoltura, dalla zootecnia e da alcune attività industriali. La comunità dei chienesi o Kiener, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale, le località di Casteldarne-Ehrenburg e San Sigismondo-Sankt Sigmund, un piccolo aggregato urbano e alcuni masi. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.484 metri di quota. Dopo la stretta ansa che il corso del fiume Rienza-Rienz disegna a occidente dell’abitato, in prossimità di quest’ultimo la valle si allarga e si addolcisce; qui il rio Verde-Grünbach tributa il suo omaggio alla Rienza e l’orografia ha permesso l’edificazione dei due distinti nuclei abitati in cui si divide il comune, a mezzogiorno e tramontana rispetto al corso delle acque; forte è la presenza del fenomeno dell’espansione edilizia. A mezza costa, su entrambi i versanti della vallata, tra pendii boscosi di un verde cupo, regno incontrastato delle conifere, occhieggiano nelle radure esposte al sole i masi.
Storia
Il toponimo è attestato come Kiehnas dal 1006 al 1039, come Chienes nel 1100, come Chiens nel 1150, come Chienes nel 1207. È di origine preromana; la forma italiana riproduce quella antica che compare nei documenti. La testimonianza di un miliario romano risalente all’epoca dell’imperatore Settimio Severo (III secolo d.C.) –sulla quale è riportata la distanza di 67 miglia dall’antica AGUNTUM, nei pressi di Lienz–, attesta fin dall’antichità l’importanza strategica del territorio comunale, anche se la prima citazione ufficiale del borgo è contenuta in un documento del 1010, in cui si fa menzione di una chiesa romanica in località “Kiehna”. Sottoposto nel medioevo alla signoria dei conti Künigl –tuttora proprietari del castello di Casteldarne-Ehrenburg–, durante la rivolta dei contadini (1524-25) fu un centro degli anabattisti; al vescovo principe di Bressanone, Kaspar Ignaz Künigl, si deve una notevole fioritura economica e artistica del borgo durante la prima metà del Settecento. Due gioielli architettonici spiccano nel patrimonio storico-architettonico del borgo: il castello di Casteldarne-Ehrenburg (XII-XVIII secolo) e la parrocchiale di San Sigismondo (XII secolo), splendido esempio di tardo-gotico pusterese. Ha un suo pregio anche la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, ricostruita nel 1836, accanto alla quale si erge una pregevole torre campanaria a due ordini, con bifore del Quattrocento.
Economia
Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’ambito dell’economia locale, è presente con la produzione di cereali, ortaggi e foraggi, nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti alimentare, del legno, dei materiali da costruzione, della metallurgia, dei mobili, della produzione e distribuzione dell’energia elettrica e dell’edilizia. Vanto dell’artigianato locale è la produzione di oggetti in legno. Il terziario si compone, oltre che di una modesta rete commerciale, anche dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare le scuole materne ed elementari; per le medie e l’istruzione secondaria di secondo grado, è necessario rivolgersi altrove. L’arricchimento culturale è agevolato dal museo del castello Emrenburg (Casteldarne). Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Sul posto mancano strutture sanitarie.
Relazioni
Frequentata dagli amanti degli sport alpini, invernali ed estivi, offre anche la possibilità di effettuare escursioni e scalate all’interno dei parchi Puez/Odle-Naturpark Puez/Geisler e Vedrette di Ries-Naturpark Rieserferner. Tra gli eventi ricorrenti, in grado non solo di coinvolgere la comunità locale ma anche di richiamare visitatori dai dintorni, si annovera il mercato di mercerie, frutta, verdura e fiori, che si svolge a maggio e a dicembre nel capoluogo comunale. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno. È gemellata con le città di Grafenhausen e Weiterstadt, in Germania.
Località
Casteldarne, Corti, Illistra, Kelder, Punta Alta, San Sigismondo