Descrizione
Centro di pianura, di probabile origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il terziario. La comunità degli azzanesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede quasi tutta nel capoluogo comunale, contiguo alle località di Bergamo e Stezzano dei comuni omonimi. Il territorio, comprendente anche il nucleo di Villaggio Sereno e varie case sparse, mostra un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che determinano nell'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riporta l'immagine di una torre e l'effigie di San Paolo.
Storia
Le sue vicende si sono strettamente intrecciate con quelle di Bergamo, di cui ha costituito, nelle diverse epoche, un avamposto difensivo. Citata come Aciano e Azano in documenti della seconda metà del IX e X secolo, quando era già dotata di un castello e altre fortificazioni, deriva probabilmente la prima parte del toponimo dal gentilizio romano ACCIUS o ATTIUS. La denominazione attuale fu assunta nel 1863, quando un regio decreto aggiunse la specificazione "San Paolo". Nella storia locale conserva un posto importante, per la singolarità e la carica rivoluzionaria, un provvedimento del 1083, con il quale il signore del tempo, il conte Alberto, figlio di Arduino III, abolì le servitù fondiarie, concedendo l'emancipazione ai suoi servi, cui riconobbe il diritto di possedere immobili. Come tutta l'area bergamasca, nella prima metà del XV secolo entrò a far parte dei domini della Repubblica Veneta, venendo duramente colpita dalla peste del 1630 che, introdotta dai lanzichenecchi, ne decimò la popolazione. Condividendo le sorti della Serenissima, dopo il trattato di Campoformio e la parentesi napoleonica, cadde sotto la dominazione austriaca, protrattasi fino al 1859. Annessa definitivamente al territorio italiano, seguì i successivi avvenimenti del resto della provincia. Tra i monumenti, oltre alla chiesetta dei Morti, costruita in ricordo delle vittime dell'epidemia del 1630, si può ammirare la nuova parrocchiale che, dedicata alla Conversione di San Paolo, fu edificata negli anni Settanta in sostituzione della precedente, di origini seicentesche ma rifatta nel primo Ottocento e poi abbandonata a causa dei danni subiti nel tempo.
Economia
Per l'assenza sul posto della stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, di proficue coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi e vigneti; è praticato anche l'allevamento. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello industriale, con forte presenza di fabbriche tessili e di macchine elettriche; a queste si affiancano aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico, dell'editoria, della lavorazione del legno e della produzione di mobili e liquori. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, ulteriore indice dello sviluppo della comunità. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.
Relazioni
Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini e soprattutto con il contiguo capoluogo provinciale, al quale gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, sono molto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Tra le manifestazioni, che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori dai dintorni, meritano di essere ricordate: la festa "Pais de Sa", che si svolge a giugno, e quella della Madonna del Rosario, a settembre. La festa patronale, dedicata alla Conversione di San Paolo, viene celebrata il 25 gennaio.
Località
Villaggio Sereno