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MASO
Approfondimento
Approfondimento: MASO
Caratteristica costruzione rurale, in muratura nella parte inferiore e in legno in quella superiore; quest'ultima fungeva da deposito per il fieno e conteneva anche l'aia; il sottotetto, con la copertura in scandole, era aerato per le più svariate esigenze. Spesso seminterrato su un pendio, con la stalla al piano inferiore, il maso forniva agli animali una prima protezione naturale dai rigori invernali; il calore degli animali, a sua volta, proteggeva gli uomini dal freddo. Si trattava di una struttura forte ma fragile allo stesso tempo, facile preda di tragici incendi che, nei secoli, hanno seminato distruzioni immani: una struttura che, tra mondo italico e mondo germanico, ne integrava ambedue le culture. L'etimologia rinvia al latino medievale "mansum" (dal verbo MANÈRE 'restare'): nell'edificio, infatti, era stivato il foraggio ricavato dai prati circostanti, con cui si alimentavano nella stalla sottostante i bovini, fino all'esaurimento della scorta. Ne scaturiva un'organizzazione economica flessibile e funzionale, adeguatasi nei secoli alle asperità della vita di montagna e sempre attenta a limitare la fatica all'uomo. Il maso, infatti, era molto più di una semplice casa: la sua organizzazione interna nonché i suoi rapporti con gli altri masi e con i detentori del potere erano regolamentati non solo dalla tradizione ma da norme ben precise, tramandate di padre in figlio e in qualche caso addirittura sancite in un ordinamento scritto. Quello di Cortina sulla Stada del Vino-Kurtinig an Der Weinstrasse, per esempio, fu riscritto nel 1718. Tra l'altro, le regole riguardavano il numero di capi di bestiame che ciascun maso aveva il diritto di mandare al pascolo. I tributi erano pagati in natura: formaggio, bestiame e lana, mentre, a sua volta, il feudatario forniva grano e sale. Della colonizzazione a masi sparsi, introdotta in Tirolo dai baiuvari a partire dal VII secolo d.C., restano del tutto evidenti ancor oggi le tracce in gran parte della Pusteria, della Val d'Isarco, della Valle dell'Adige, della Val Sarentina e della Val Passiria. Con l'aumento demografico, nel tardo medioevo furono costruiti masi, stabilmente occupati, fino a 2.000 m di quota. Da questi antichi masi hanno avuto origine, poi, anche alcune malghe. V. anche MALGA e SCANDOLA