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LUDOVICO IL MORO
Approfondimento
Approfondimento: LUDOVICO IL MORO
Quarto figlio di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti, nacque nel 1452. Quando il fratello, duca Galeazzo Maria, fu assassinato nel 1476, tornò a Milano dalla Francia e si adoprò, con l'aiuto degli altri fratelli, per ostacolare la successione al ducato del nipote Gian Galeazzo il quale, per la minore età, era sotto la tutela della madre Bona di Savoia. Con molta abilità il Moro riuscì ad ottenere, dal giovane duca e dal Consiglio ducale, la reggenza al posto della cognata che andò via da Milano; si liberò quindi del ministro Cicco Simonetta e dal 1480 governò di fatto. Cercò di rafforzare l'alleanza con Napoli, prima appoggiando il fidanzamento di Gian Galeazzo con Isabella d'Aragona, figlia di Alfonso duca di Calabria, poi aiutando il re di Napoli nella guerra di Ferrara e nella lotta contro i baroni. Nel 1491 Ludovico sposò Beatrice d'Este, figlia di Ercole d'Este e di Eleonora d'Aragona. Nel 1492 si alleò con Carlo VIII e con l'imperatore Massimiliano d'Asburgo che lo investì del governo del ducato (1494), dopo la morte di Gian Galeazzo, forse avvelenato dallo stesso zio. Alla discesa di Carlo VIII in Italia il Moro gli si mise contro, temendo l'ostilità degli altri signori italiani e la preponderanza della Francia; poi, dimostrando abilità e spregiudicatezza, si alleò con i veneziani, il papa, la Spagna e l'imperatore (lega santa). Carlo VIII tornò in Francia ma nel 1498 il successore Luigi XII, rivendicando il ducato di Milano, sciolse la lega santa, si alleò con Venezia e con il papa Alessandro VI. Ludovico il Moro restò isolato, fu attaccato dai francesi e fuggì ad Innsbruck (1499) dall'imperatore Massimiliano. Deciso a riconquistare il ducato, assoldò delle truppe svizzere, rientrò a Milano e scacciò i francesi al di là del Ticino. Purtroppo l'intervento di un contingente di soldati svizzeri mandati dal re di Francia spinse i connazionali a tradire il Moro, che fu sconfitto a Novara (1500). Prigioniero dei francesi, fu portato nel castello di Loches, dove morì nel 1508. Ludovico il Moro va ricordato soprattutto per la predilezione dimostrata nei riguardi delle lettere e delle arti. La corte di Milano, anche per la presenza della moglie del Moro Beatrice d'Este, tipico esempio di donna rinascimentale amante del sapere e dell'eleganza, divenne un centro culturale di grande rilievo, dove trovarono accoglienza, tra gli altri, artisti come Leonardo da Vinci e il Bramante; fu allora che sorsero opere che si possono ammirare nel Duomo e nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano e nella Certosa di Pavia. V. anche DUCATO DI MILANO e SFORZA