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LEPONZI
Approfondimento
Approfondimento: LEPONZI
Popolazione di origine indoeuropea, molto diffusa nella zona della catena centrale alpina, cui lasciò il nome; furono i primi occupanti della zona montuosa del biellese, in cui si dedicarono all'agricoltura e alla pastorizia, oltre che i primi abitanti dell'Ossola. Nella zona meridionale si estendevano fino al lago di Como, oltre che alla Val d'Ossola; ivi avrebbero subito l'influsso della cultura etrusca, a giudicare dall'alfabeto di un'iscrizione rinvenuta a Ornavasso (VB), per poi essere sconfitti dai celti. Più a settentrione si stanziarono presso le sorgenti del Reno e del Rodano: qui era stabilita la "gens" leponzia degli Uberi. Oltre che sulla valle del Ticino, avevano il controllo di quella via commerciale preromana: nei pressi di Bellinzona sono ampi sepolcreti ricchi di ambra importata, oltre a oggetti etruschi che riportano a un periodo che va ininterrottamente dall'ultima fase dell'età del bronzo all'alto impero. Plinio li considerò liguri, definendoli affini ai salassi e ai taurini, loro confinanti in occidente. Dalle numerose iscrizioni leponzie rinvenute è possibile inserire la lingua leponzia preromana nella storia della lingua ligure, in cui non mancano elementi celtici e italici di acquisizione. Se è sicura la loro sottomissione alla Roma augustea insieme ad altri popoli alpini delle alpi Marittime, non si può affermare con altrettanta certezza che i leponzi cisalpini siano stati attribuiti a Novara, Milano e Como, nel periodo dell'impero, mentre quelli transalpini sarebbero stati assegnati alle province della Rezia e delle Alpi Pennine. In seguito all'avvento dei romani l'alta valle del Ticino perse parte del suo ruolo commerciale.
