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FEDERICO I BARBAROSSA
Approfondimento
Approfondimento: FEDERICO I BARBAROSSA
Imperatore germanico del Sacro Romano Impero, nato nel 1125 da Federico II, duca di Svevia, e Giuditta, sorella di Enrico di Baviera detto il Superbo. Nel 1147 successe al padre nel ducato di Svevia e nel 1152, dopo la morte dello zio, Corrado III, fu eletto re di Germania -venne designato come successore nella segreta speranza che per suo tramite potessero trovare una soluzione pacifica gli scontri tra la casa sveva e i guelfi-. Chiamato in aiuto da papa Eugenio III (1145-1153) contro i fautori romani delle libertà comunali, nel 1154 scese in Italia, dove l'anno successivo, a Roma, venne incoronato imperatore. Allo scopo di riaffermare i suoi diritti sui comuni scese nuovamente nella penisola nel 1158, distrusse Milano (1162) e indisse la seconda dieta di Roncaglia, nell'ambito della quale emanò la CONSTITUTIO DE REGALIBUS, sorta di elenco dei diritti imperiali sui comuni; ad ogni città, inoltre, impose un suo rappresentante. Lo scontro con i comuni e col nuovo papa Alessandro III (1159-1181), al quale l'imperatore contrappose gli antipapi Vittore IV (1160-1164), Pasquale III (1164-1168) e Callisto III (1168-1178), si protrasse per lunghi anni e si concluse definitivamente solo dopo la battaglia di Legnano (1176), in cui i comuni riuniti nella Lega Lombarda sconfissero le truppe imperiali. Nel 1178 Federico I si riconciliò col papa, ponendo fine allo scisma, e nel 1183, a Costanza, firmò la pace con cui vennero riconosciute ampie libertà ai comuni, che in cambio accettavano, anche se solo formalmente, l'alta sovranità imperiale e il pagamento di un tributo. Nel frattempo in Germania l'imperatore aveva riaffermato la sua autorità politica sconfiggendo Enrico il Leone di Baviera (1181); accordatosi con i normanni, concluse inoltre un matrimonio politico fra il figlio Enrico e Costanza d'Altavilla, erede di Guglielmo II di Sicilia, realizzando così il sogno di unire il regno d'Italia con la parte meridionale della penisola (1186). Nel 1189, mentre guidava la terza crociata, bandita per liberare Gerusalemme dal Saladino, morì annegato nel fiume Selef, in Siria.