Descrizione
“Comune sparso” con sede a Fusine; di origine antica, presenta un’economia legata soprattutto all’allevamento, ma anche ad attività industriali e commerciali in particolare relative al turismo. I zoldani presentano un indice di vecchiaia superiore alla media e sono concentrati in ugual misura nel capoluogo comunale e nelle località Brusadaz, Chiesa, Coi, Fusine, Gavaz, Mareson-Pecol e Pianaz; pressoché irrilevante è il numero delle case sparse. Il territorio, classificato di montagna, è caratterizzato da un’ampia valle circondata da alti monti e da fitti boschi; comprende il monte Civetta e il monte Pelmo e presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate, che vanno da un minimo di 987 metri a un massimo di 3.220 sul livello del mare. L’abitato, che fa registrare il fenomeno di una forte espansione edilizia, ha l’andamento plano-altimetrico tipico delle zone di montagna. Lo stemma comunale, “incappato”, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, argentata, campeggia un’incudine nera che sostiene, su un ceppo, un maglio; la seconda partizione, a sfondo azzurro, racchiude un abete d’argento sradicato; nel terzo campo, dorato, sono raffigurati due sci, azzurri, che attraversano le relative racchette.
Storia
Molte le interpretazioni circa l’origine del toponimo. Potrebbe risalire a un onomastico tedesco, “Theuda o Theudo”, o alla voce dialettale veneta “zaldo”, ‘giallo’. Sono state ritrovate iscrizioni romane che testimoniano un’origine antica. Appare per la prima volta nel 1185 in una bolla del papa Lucio III, in cui si confermavano i possedimenti del vescovo. Nel XIII secolo è certo che erano già sfruttate le miniere di Goima e le altre della valle. Quando divenne dominio della Repubblica veneta i giacimenti furono messi a regime. Subisce pesantemente le vicende della guerra della Lega di Cambrai seguendo la sorte di Belluno. Nel 1509 gli abitanti chiedono di venir ammessi al Cadore ma Belluno si oppone; riescono nell’intento solo nel 1512 ma per pochi anni: nel 1517 Venezia fa annullare l’annessione. In seguito passa sotto la dominazione napoleonica e quindi quella austriaca; nel 1848 si mette in rilievo per la strenua difesa del territorio nell’intento di scacciare gli austriaci. Viene colpita nel 1631 dalla peste e nel 1966 da un’alluvione. Nel patrimonio storico-architettonico si segnala la parrocchiale, a Fusine, che esisteva come cappella già nel 1184 e nel 1615 viene nominata parrocchia; al suo interno sono conservati l’altare maggiore, opera di Cercenà di Astragal, e un Crocefisso della scuola del Brustolon.
Economia
È sede della Pro Loco e dei vigili del fuoco; ospita i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all’occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Il settore primario è rappresentato unicamente dall’allevamento di bovini, caprini, ovini e avicoli; attività che ha contribuito alla nascita dell’industria lattiero-casearia. La sua economia, quindi, si basa prevalentemente sulle attività delle industrie edili, della lavorazione del legno, della fabbricazione di mobili e di articoli sportivi. IL terziario è sufficiente a soddisfare le esigenze della comunità. È presente il servizio bancario. Le strutture scolastiche consentono di conseguire solo parte dell’istruzione obbligatoria. Le strutture sociali sono rappresentate dall’asilo nido, quelle culturali dal museo sugli usi e costumi delle popolazioni della Valle di Goima. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per il servizio sanitario bisogna rivolgersi ai centri vicini anche per le esigenze di base.
Relazioni
È abbastanza frequentata per turismo ma non altrettanto per motivi di lavoro. Di conseguenza, i rapporti con i comuni vicini non sono particolarmente rilevanti; non si evidenziano, infatti, nemmeno particolari feste religiose o eventi ricorrenti, fieristici o legati al folclore, capaci di attirare, periodicamente, un consistente movimento di visitatori. La festa del Patrono, San Nicolò, si celebra il 6 dicembre.
Località
Brusadaz, Chiesa, Chiesa Gavaz, Cima Gravinai, Civetta, Coi, Costa, Fusine, Gavaz, Iral, Mareson-Pecol, Pelmo, Pianaz, Soramaè
- Popolazione 912
- Lat 46° 22' 25,31'' 46.37369722
- Long 12° 7' 43,52'' 12.12875556
- CAP 32010
- Prefisso 0437
- Codice ISTAT 025068
- Codice Catasto I345
- Altitudine slm 1177 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/4444 - Superficie 61.96 Km2
- Densità 14,72 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 07:27
- Tramonto 16:27