Descrizione
Comune di montagna di assetto moderno le cui radici, però, affondano nella preistoria. L’economia locale verte prevalentemente sul settore industriale anche se il settore primario è tuttora alquanto praticato. Il turismo è invece poco sviluppato. La comunità degli zambanotti ha un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiede prevalentemente nel capoluogo comunale –contiguo alla località Stazione di Lavìs del comune di Lavìs–; la parte rimanente occupa le poche case sparse. È completamente disabitata invece l’isola amministrativa della Paganella, interclusa tra i territori di: Fai della Paganella, Terlago e Àndalo. Vi sono segnali di una certa espansione edilizia tuttora in atto e che in passato è stata motivata soprattutto dalla necessità di far fronte ai danni causati da una grossa frana che danneggiò gravemente l’abitato. Il territorio comunale comprende elevati rilievi e possiede di conseguenza un profilo geometrico caratterizzato da variazioni altimetriche molto accentuate che raggiungono quasi i 2.000 metri di dislivello. L’abitato nuovo, di recente costruzione, è raccolto intorno alla piazza principale in una zona con un profilo plano-altimetrico molto regolare. L’abitato vecchio, invece, sta tornando a vivere dopo l’abbandono forzato in seguito alla catastrofica frana che lo distrusse in gran parte. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo argentato, una torre rossa, merlata alla guelfa, fondata sulla sommità di un monte pietroso.
Storia
Il toponimo potrebbe derivare da un prediale in cui una base ancora non individuata si è legata al suffisso -ĀNUS, oppure derivare da un riferimento alla tipologia del terreno, se lo si confronta con il dialettale “zàmbel”, ‘pescaia’. Questa seconda ipotesi è la più accreditata. La prima attestazione, “inter Zambana”, è del 1231. I primi insediamenti umani risalgono all’età del ferro come testimoniano i numerosissimi ritrovamenti archeologici. La comunità è nata e si è sviluppata in una posizione strategica rispetto a vie di comunicazione piuttosto importanti in epoca romana e medievale. La prima famiglia a cui venne affidata come feudo, secondo le testimonianze giunteci, fu quella dei Metz, seguiti dagli Spaur che restarono padroni della zona per cinque secoli. La frana che distrusse Zambana Vecchia c’è stata nel 1955. La chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo, sede di parrocchia dal 1961, è un edificio recente, posteriore alla ricostruzione, ed è stato edificato nel 1964 in stile moderno. Nella parte vecchia invece si trova l’antica chiesa dedicata agli stessi Santi. È gotica ma la facciata è in stile barocco. Conserva alcuni affreschi e una lapide sepolcrale, scampati ai furti perpetrati negli anni.
Economia
Benché non sia una voce primaria dell’economia locale, l’agricoltura è ancora piuttosto praticata grazie anche alla predisposizione del terreno. Le coltivazioni più diffuse sono quelle cerealicole, orticole, della vite e dei frutteti mentre si allevano bovini, suini e avicoli. Il settore industriale è il più sviluppato e fa registrare una maggiore produttività nei comparti della stampa, dei materiali da costruzione, metallurgico ed edile. Tanto la rete commerciale quanto quella dei servizi possono essere definite sufficienti. È presente il servizio bancario ma mancano strutture sociali, culturali e sportive. Ci sono le scuole materne ed elementari ma mancano sia le medie che gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Le strutture ricettive sono presenti in numero esiguo e sono limitate alla ristorazione, a testimonianza dello scarso sviluppo del turismo. C’è la farmacia.
Relazioni
Grazie alla vicinanza al capoluogo, agli altri centri maggiori e alle principali vie di comunicazione, vi è un costante flusso di merci e persone da e verso il centro abitato. Questo fenomeno ha sicuramente facilitato lo sviluppo industriale che si è avuto negli ultimi decenni. È possibile effettuare escursioni sulla Paganella e verso Fai della Paganella, giungendo fino al Lago della Mar, a 714 metri sul livello del mare. Oltre alla festa dedicata al Patrono si segnalano solo la “Festa dell’Asparago”, che si tiene a maggio, e la fiera del 26 aprile. Il mercato settimanale si tiene il venerdì. I Patroni sono i Ss. Filippo e Giacomo, la cui festività ricorre il 3 di maggio ma viene celebrata nella domenica successiva. È gemellata con Hohenleuben, in Germania.
Località
Paganella, Zambana Nuova, Zambana Vecchia
- Popolazione 1.733
- Lat 46° 9' 4,13'' 46.15114722
- Long 11° 5' 46,27'' 11.09618611
- CAP 38010
- Prefisso 0461
- Codice ISTAT 022225
- Codice Catasto M142
- Altitudine slm 206 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2712 - Superficie 11.67 Km2
- Densità 148,50 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:31
- Tramonto 16:32