Descrizione
Centro rivierasco, di origine nuragica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I villaputzesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra la località di Santa Maria, il nucleo urbano minore di Porto Tramatzu (area speciale) e un elevato numero di case sparse. Il territorio, classificato di collina, comprendente le aree speciali Baccu Perdosu, Isole di Quirra e Monte Perdosu, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, è situato in un breve tratto pianeggiante creato da depositi alluvionali della foce del Flumendosa, a ridosso delle colline del Sarrabus.
Storia
Il toponimo, attestato nell’anno 1523 come “Villa Puzzu”, è composto di “villa” e del sardo campidanese “puzzu”, cioè ‘pozzo’. Di origine nuragica, le prime notizie relative all’esistenza del borgo risalgono al 1120 e compaiono in un documento che, oltre ad attestarne la presenza, testimonia l’instaurarsi nella zona del culto dei Santi Giorgio Martire e Caterina d’Alessandria, a ciascuno dei quali venne edificata una chiesa. Nell’XI secolo fu compresa nella curatoria del Sarrabus, del Giudicato di Cagliari. In seguito appartenne ai Visconti, quindi al comune di Pisa, e, nel 1504, passò ai Carroz. Eletta a marchesato, fu concessa a Filippo Osario de la Cueva, ai discendenti del quale rimase fino al 1839. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: il castello dei Quirra, del XIII secolo, sebbene in rovina; la chiesetta di san Nicolò, di stile tardo-romanico, in cotto.
Economia
È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti alimentare, della pesca, della piscicoltura, della fabbricazione di calzature, della carta, dei materiali da costruzione, dei laterizi, cantieristico, elettrico ed edile. Attivo è l’artigianato tradizionale che produce tessuti, coperte, tappeti e tovaglie, servizi da tavola ricamati all’uncinetto, cesti di vimini e stuoie. È presente il servizio bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e di un istituto professionale industriale e di un istituto tecnico commerciale; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive, che comprendono vari agriturismi, offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.
Relazioni
Immersa in uno scenografico paesaggio naturalistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni tra boschi di lecceti e ginepri, tra corbezzoli e filiere, nonché di raccogliere asparagi selvatici e funghi di specie prelibata. La fauna è abbondante: pernici, uccelli acquatici, lepri, conigli e due specie di cinghiali, quello tipico sardo e il “fromigazu” più piccolo, tondo e con criniera ispida. Sono assai interessanti anche i depositi fossiliferi di calcare del periodo siluriano e le discariche delle miniere di Gibas e S’Acqua Arrubia, attive nei primi anni di questo secolo per la coltivazione di argento e galena argentifera. Il versante del mare offre splendide spiagge. Altro motivo di richiamo è la gastronomia che offre la possibilità di gustare i “culingionis” e i “is malloreddus”, gli arrosti di carne e di pesce. Tra le manifestazioni: la mostra dell’artigianato sarrabese, che si svolge ogni anno nei mesi estivi, con oggetti d’antiquariato messi a disposizione dai collezionisti. Le manifestazioni religiose iniziano a gennaio con la sagra di Sant’Antonio Abate, con un grande falò (Su fogu fogoni) che si accende in piazza per auspicio di buon raccolto. Ad agosto si tiene la sagra del ballo sardo con le launeddas. A ottobre si svolgono le sagre di Santa Vittoria e di San Narciso. In questa circostanza si hanno anche gare poetiche di improvvisatori, balli in piazza e spettacoli pirotecnici. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 15 maggio.
Località
Alussara, Baccu Perdosu, Camisa, L'Annunziata, Monte Perdosu, Quirra, Santa Maria
- Popolazione 4.798
- Lat 39° 26' 28,36'' 39.44121111
- Long 9° 34' 34,83'' 9.57634167
- CAP 09040
- Prefisso 070
- Codice ISTAT 092097
- Codice Catasto L998
- Altitudine slm 11 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/12 al 31/03 per 8 ore/giorno B/887 - Superficie 181.28 Km2
- Densità 26,47 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:20
- Tramonto 16:57