
Descrizione
Centro collinare, di origine nuragica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I villamassargesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra il nucleo urbano minore di Ferrovie dello Stato e un elevatissimo numero di case sparse. Il territorio, ricoperto di macchia mediterranea su cui ha sede la sorgente Picculu Malu dove sgorga acqua oligominerale, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 682 metri di quota. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari. Esso si sviluppa a sud del nucleo più antico, fusiforme attorno alla chiesa del XIII secolo, secondo due direttrici che presentano però una struttura viaria molto confusa e disordinata. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, figura, su sfondo azzurro, un leone d’oro coronato, nell’atto di sostenere, con le zampe anteriori, un castello d’argento, munito di due torri merlate alla guelfa.
Storia
Il toponimo, attestato nell’anno 1346 come “pro ecclesia sua ville Massargie”, rappresenta un composto di “villa” e del sardo campidanese “massargia”, dal latino MASSARIA. Il territorio fu già frequentato in età nuragica e romana. Nell’XI secolo appartenne al Giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria del Cixerri o Sigerro della quale fu anche capoluogo prima di Villa di Chiesa (l’odierna Iglesias). Successivamente passò ai conti della Gherardesca. Dopo la rivolta di Guelfo della Gherardesca, passò al comune di Pisa e, nel 1460, fu concessa in feudo a Giacomo d’Aragal. Passata in seguito al marchesato di Villacidro, nel 1839 fu riscattata dai Bon Crespi di Valdura. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: la chiesa di Nostra Signora del Pilar, del 1307, con facciata in pietra bruna e campanile a vela; la chiesa parrocchiale della Madonna della Neve, di origine tardo-gotica, che conserva alcune strutture originarie e un altare barocco. Sulla cima di monte vulcanico si trovano gli scarsi ruderi del castello di Gioiosa Guardia, che, posto a protezione dell’abitato, controllava fin dal XIII secolo le vie d’accesso alla miniera dell’Iglesiente. Esso era in stretta relazione col castello dell’Acquafredda (Siliqua) e con il sistema difensivo della vicina Villa di Chiesa (oggi Iglesias).
Economia
È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti alimentare, tra cui il lattiero-caseario, tessile, dell’estrazione, del legno, dei materiali da costruzione, metallurgico ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva, ma necessita di servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e di un istituto professionale agrario; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Relazioni
Pur non figurando tra le mete turistiche più celebrate della zona, possiede, comunque, valide risorse atte a consentire un maggiore sviluppo turistico dell’area. Il suo territorio, infatti, ha un notevole interesse geologico, con calcari, e archeociatidi in località Corongiu Acca e Monte Ollastu; in località “Is Seddas de Andria Cannas” è possibile visitare, nei calcari paleozoici, la grotta di “Impera Freis”. Appare al visitatore come una grande cavità, trappola per animali, lunga 50 metri, molto integra fino ad alcuni anni fa, nelle sue concrezioni. Tra le manifestazioni si segnala: la festa della Madonna del Pilar, la seconda domenica di ottobre. La festa patronale, dedicata alla Madonna della neve, si celebra il 5 agosto.
Località
Ferrovie dello Stato
- Popolazione 3.616
- Lat 39° 16' 32,4'' 39.27556667
- Long 8° 38' 28,87'' 8.64135278
- CAP 09010
- Prefisso 0781
- Codice ISTAT 107022
- Codice Catasto L968
- Altitudine slm 121 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/956 - Superficie 91.47 Km2
- Densità 39,53 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 06:40
- Tramonto 18:28