Descrizione
Comune di pianura, di antiche origini, la cui economia si basa sia sull’agricoltura che sull’industria. I valvasonesi, con un elevato indice di vecchiaia, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Costeggiato dalla sponda sinistra del fiume Tagliamento, il territorio, comprendente anche i nuclei di Casamatta, Fornasini, Grava, Ponte della Delizia, San Gaetano e Torricella nonché numerose case sparse, ha un profilo geometrico molto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti. Dotato di un centro storico con case porticate e antiche abitazioni, l’abitato, che con il castello e i resti delle mura medievali ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, presenta un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, raffigura, in campo argenteo, una croce d’oro orlata di rosso, accostata nel lato inferiore da due V dello stesso colore e con la stessa bordatura. Il motto è: UNIVERSITATIS VALVASONIS.
Storia
I primi insediamenti nell’area risalgono a epoca romana, come testimoniato da alcuni reperti archeologici rinvenuti in zona. Fortificata dai longobardi, deriverebbe il toponimo, attestato in documenti del XIII secolo nelle forme di Wolveshon, Volveson, Volfesone e Wolvesone, dall’unione dei termini germanici “Wal”, ossia ‘rialzo, altura, cumulo di terra’, e “Waso”, ‘prato’, per cui avrebbe il significato di ‘prato con cumuli di terra’. Sviluppatasi attorno al suo castello, fu devastata dagli ungari e venne assegnata a una nobile famiglia del luogo, che ne mantenne il possesso fino alla seconda metà del Duecento, quando, accusata di aver tradito il patriarca di Aquileia, fu privata del feudo valvasonese, concesso per metà ai signori di Spilimbergo e per metà agli Sbroiavacca. Acquistata poi dai Cuccagna, nel XIV secolo fu teatro di scontri tra i signori locali e le truppe patriarcali, che tentavano di conquistarne il castello. Nel 1420 passò sotto la repubblica veneta; resistette alle orde di turchi che avevano invaso il Friuli, sul finire del XV secolo. Seguendo le sorti della Serenissima, agli inizi del Cinquecento risentì dei contrasti tra popolani e nobili. Dopo la pace di Campoformio e la parentesi napoleonica entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto e venne annessa all’Italia nel 1866. Ai danni causati dagli ultimi conflitti mondiali si sono aggiunti quelli provocati dai terremoti del 1976. Il patrimonio storico-architettonico, oltre al castello di origine trecentesca (la cui attuale struttura è di epoca rinascimentale), annovera vari edifici di culto, tra cui figurano: la chiesa di San Pietro, contenente affreschi dell’inizio del XVI secolo, e soprattutto il duomo che, costruito verso la metà del Quattrocento, ha subito nei secoli diversi interventi, l’ultimo alla fine dell’Ottocento, quando assunse l’attuale aspetto neogotico; tra le opere d’arte custoditevi spicca un organo del 1532, che è il più antico del Friuli.
Economia
L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si basa su proficue coltivazioni di cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, vite e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini e avicoli. L’altra fonte di reddito, l’industria, è presente con i comparti alimentare, edile, cartario, metalmeccanico, del legno, dei materiali da costruzione e della produzione di mobili. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.
Relazioni
È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle industrie. I rapporti, alquanto rilevanti, con il circondario, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, tra cui meritano di essere citati: la processione e il rogo della “vecia”, manifestazione popolare che si svolge a marzo; la rassegna di arte contemporanea “Hic et nunc”, ad aprile; la rassegna internazionale di musica per organo “Concerti di musica antica”, a settembre, e il “Medioevo a Valvasone”, con sfilate in costume, tornei e spettacoli nel centro storico. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.
Località
Casamatta, Fornasini, Ponte al Tagliamento, San Gaetano, Sassonia, Torricella
- Popolazione 0
- Lat 45° 59' 43,43'' 45.99539722
- Long 12° 52' 4,40'' 12.86788889
- CAP 33098
- Prefisso 0434
- Codice ISTAT 093048
- Codice Catasto L657
- Altitudine slm 59 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2496 - Superficie 17.86 Km2
- Densità 0,00 ab/Km2
- Sismicità Zona
- Alba 07:27
- Tramonto 16:24