Descrizione
Comune di montagna di origine medievale anche se sviluppatosi più tardi; la sua economia, un tempo sorretta anche dall’agricoltura, ora si basa prevalentemente sull’industria. I tiarnesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale –contiguo alla località Tiarno di Sotto del comune omonimo–, in numero minore in case sparse e pochi altri nell’aggregato urbano elementare Tremalzo –insediamento turistico-residenziale–. Il territorio è molto interessante sia per la sua morfologia che per la vegetazione che lo ricopre. Il suo territorio, dal profilo geometrico alquanto articolato, che fa registrare un’escursione altimetrica di quasi 1.300 metri (da 704 m a 1.976), è attraversato dal rio della Val Sache ed è dominato, nei pressi dello spartiacque fra la Val d’Ampola e la Val di Ledro, dalle coste boscose di Cima Borèi e dalla sommità del Dosso di San Giorgio, includendo la zona protetta del Lago d’Àmpola, con prati umidi, canneto e palude. L’abitato, assai caratteristico, ha conservato le sue forme tradizionali con tipologie edilizie giudicariesi-alpine, nonostante la distruzione subita nel 1779 a causa di un incendio e i gravi danni arrecati dalla prima guerra mondiale. In forte espansione edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante.
Storia
Dal 1928 e fino al 1947 ha formato un’unica unità amministrativa con il comune di Tiarno di Sotto. Secondo la tradizione locale il toponimo, di origine incerta, potrebbe derivare dal nome dialettale del tiglio “tàiaro”, “tàier”, oppure da “tia”, inteso come ‘torcia di legno impregnata di resina’ –proprio per questo motivo nel 1929, in occasione di una festa, si piantarono dieci tigli–. Nel 1086 è attestato “de Tiarno”. Prime notizie documentate circa l’esistenza dell’abitato si hanno intorno al 1537, data che attesta la presenza sul posto della chiesa dei Santi Pietro e Paolo; questa, divenuta curazia della pieve di Ledro nel 1657, il 9 dicembre del 1733 fu distrutta da un incendio. Nel corso dei secoli ha avuto vita tormentata a causa della sua posizione geografica, che ne ha fatto luogo di scontro o, almeno, di passaggio di truppe in armi. Lo fu per le truppe napoleoniche, che nel 1805, nella Casa dei Visti, presso il ponte di Sches, tennero il magazzino delle armi; poi, il 24 aprile del 1848, lo fu per un reparto di Corpi Franchi lombardi e guarnigioni austriache che vi si scontrarono; lo fu per Garibaldi, che vi passò nel 1866 –l’evento, in seguito, fu ricordato con una lapide dai militari italiani, che diedero il nome di Dos Garibaldi a uno dei colli “de li Cali”–; lo fu, infine, durante la prima guerra mondiale, quando fu teatro di guerra fino al 1918. Sotto il profilo storico è di indubbio valore la prima cappella sorta sul posto verso il 1200, dove si trova la chiesa attuale, che l’ha inglobata.
Economia
Oltre gli ordinari uffici municipali e postali non si registrano strutture burocratiche di sorta. Accanto a un’agricoltura quasi del tutto abbandonata conserva un’attività zootecnica impegnata nell’allevamento di un rilevante numero di capi di bestiame: bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore che più fa da supporto all’economia locale è l’industria, presente con aziende dedite alla produzione e lavorazione di prodotti lattiero-caseari, alla lavorazione del legno (segheria) e all’edilizia nonché imprese tessili e moderni insediamenti metallurgici. Una sufficiente rete commerciale e dotazione di servizi, compreso quello bancario, completa il quadro delle attività terziarie. Possiede scuole materne ed elementari ma non gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado. Buona è la capacità ricettiva, che fornisce possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, a differenza delle strutture sanitarie, che devono essere cercate nei centri vicini.
Relazioni
La caratteristica collocazione dell’abitato nonché la vicinanza al lago di Garda, al Parco regionale dell’Alto Garda Bresciano e alla località di Tremalzo, che vanta attrezzature alberghiere e sportive (sci) e rappresenta una zona di buon interesse botanico ed escursionistico, rappresentano motivi validi a spiegare la buona presenza turistica che la zona vanta. Tra gli eventi ricorrenti si segnalano: la festa di S. Silvestro, il 31 dicembre, e il mercato settimanale, che si svolge il lunedì e il sabato. La festa patronale, in onore dei Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno. È gemellata con Müllheim (Germania). Ha dato i natali all’entomologo Costantino Ribaga (1870-1945).
Località
Tremalzo
- Popolazione 0
- Lat 45° 53' 20,32'' 45.88897778
- Long 10° 40' 15,24'' 10.67090000
- CAP 38060
- Prefisso 0464
- Codice ISTAT 022197
- Codice Catasto L162
- Altitudine slm 744 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3551 - Superficie 38.77 Km2
- Densità 0,00 ab/Km2
- Sismicità Zona
- Alba 07:35
- Tramonto 16:33