Descrizione
Piccola comunità di montagna di origine medievale ma probabilmente con radici molto più antiche; la sua debole economia fa perno su un certo movimento turistico oltre che sulle tradizionali attività agricole e artigianali. I terresani, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono concentrati tutti nel capoluogo comunale, in forte espansione edilizia. Il territorio, che alle quote basse è occupato in buona parte da frutteti, a quelle più alte è ricoperto di prati e boschi; il suo profilo geometrico è disegnato da un’escursione altimetrica rilevante, che va dai 392 metri sul livello del mare ai 1.670. L’abitato, dominato dal Colle di San Giorgio, ha conservato alcuni edifici di stile rustico-signorile. Come raccolto ai piedi della chiesa, presenta un andamento plano-altimetrico alquanto movimentato.
Storia
Il toponimo compare nella forma dialettale come “Tères”; menzionato nel 1251 come “Tereso” ha una sicura origine prelatina. La probabile presenza sul Colle di San Giorgio di una castelliere preistorico fa presupporre che l’origine del luogo sia molto antica. Dalla poche notizie storiche pervenute si sa che appartenne, insieme ai comuni di Flavon e Cunevo, al cosiddetto “Contado”, feudo indipendente del principe vescovo amministrato direttamente dall’imperatore e durato fino all’età napoleonica. Nel 1802 fu devastata dalle fiamme: ne seguì la demolizione della vecchia chiesa e la costruzione, al suo posto, di un’abitazione privata. Dopo questo tragico evento e fino al 1902, il 16 agosto di ogni anno si è svolta, per voto popolare, una grande processione che raggiungeva il comune di Flavon. Tra le case di stile rustico-signorile che abbelliscono l’abitato se ne può annoverare una con pregevoli affreschi murali. Di carattere religioso è l’edificio costruito nel 1828 e restaurato nel 1907, intitolato in onore dei Santi Filippo e Giacomo, che presenta valide decorazioni all’interno. Assai più interessante è la chiesa di S. Giorgio, di origine molto antica, situata sulla sommità del colle omonimo, non lontano dalla parrocchiale moderna: di stile romanico, ha l’abside semicircolare, che è stata rimaneggiata in stile gotico nel 1542 e poi ripristinata nel 1954; il campanile è a vela e si trova incorporato nella facciata. Interessanti sono i cicli di affreschi medievali presenti al suo interno: una serie di stile romanico sulla parete sinistra, forse del secolo XI, mentre su quella destra si trovano Crocifissione e Santi; all’interno dell’abside sono raffigurati simboli degli Evangelisti e degli Apostoli nonché Cristo in mandorla.
Economia
Provvista degli ordinari uffici municipali e postali nonché dei vigili del fuoco, non è dotata di altre strutture burocratiche di sorta. Le attività agro-pastorali, limitate, in pratica, alla coltivazione di alberi da frutta e all’allevamento di pochi capi bovini, fanno registrare un numero di addetti in vero esiguo. Modesto è anche il tessuto industriale, che annovera solo qualche impresa edile e qualche azienda impegnata nel campo della chimica, di dimensioni, però, del tutto artigianali. Non si segnalano sportelli bancari ma la rete dei servizi è comunque sufficiente per far fronte alle esigenze di base della comunità; la rete commerciale è modesta. Per quanto riguarda la dotazione di strutture di pubblica utilità, possiede scuole materne ed elementari ma non le medie e gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado né biblioteche o altre strutture per l’arricchimento culturale. C’è qualche azienda al servizio del turismo sia nel campo della ristorazione che in quello del soggiorno; per il servizio sanitario è necessario rivolgersi ai centri vicini.
Relazioni
Sebbene non possa essere considerata una meta turistica nel senso più pieno del termine, riesce comunque a esercitare una certa capacità di attrazione, grazie alle peculiarità del luogo, unite alla tranquillità che vi regna nonché alla cordiale ospitalità dei suoi abitanti, tutti fattori di sicuro richiamo per quanti amano il contatto con la natura. Può rappresentare, del resto, comoda base per escursioni nella Val di Non o nel Parco naturale Adamello-Brenta, la più vasta area protetta in Trentino, dove ogni anno si recano migliaia di visitatori amanti della natura e della geologia. Non si registrano particolari eventi ricorrenti. La festa dei Patroni, Ss. Filippo e Giacomo, si celebra il 3 maggio.
Località
- Popolazione 320
- Lat 46° 18' 32,57'' 46.30904722
- Long 11° 1' 22,85'' 11.02301389
- CAP 38010
- Prefisso 0461
- Codice ISTAT 022194
- Codice Catasto L137
- Altitudine slm 593 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3164 - Superficie 6.39 Km2
- Densità 50,08 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:32
- Tramonto 16:32