Descrizione

Centro di montagna, di origini tardo-medievali, la cui economia si basa sull’agricoltura, sull’industria e sul terziario. I serrastrettesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nelle località: Accaria Rosaria, Angoli, Cancello, Migliuso, San Michele e Nocelle; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e i nuclei: Accaria, Catena, Crichi Soprano, Forestella, Mancini, Palmatico, Salice, Scarpelli, Serra, Soverito e Viterale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine piuttosto accentuate: si raggiungono i 1.198 metri di quota massima sul livello del mare; l’area Contrada Persico è in contestazione con il comune di Pianopoli. L’abitato, circondato da boschi di faggi e castagni, mostra segni di espansione edilizia, anche se si registra un consistente numero di stanze non occupate; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Centro di montagna, di origini tardo-medievali, la cui economia si basa sull’agricoltura, sull’industria e sul terziario. I serrastrettesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nelle località: Accaria Rosaria, Angoli, Cancello, Migliuso, San Michele e Nocelle; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e i nuclei: Accaria, Catena, Crichi Soprano, Forestella, Mancini, Palmatico, Salice, Scarpelli, Serra, Soverito e Viterale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine piuttosto accentuate: si raggiungono i 1.198 metri di quota massima sul livello del mare; l’area Contrada Persico è in contestazione con il comune di Pianopoli. L’abitato, circondato da boschi di faggi e castagni, mostra segni di espansione edilizia, anche se si registra un consistente numero di stanze non occupate; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Fu fondata, probabilmente nel corso del XV secolo, su iniziativa del principe D’Aquino di Feroleto Antico, che fece immigrare nella zona una colonia di contadini addetti al lavoro dei campi nel suo feudo. In seguito registrò un aumento della popolazione, perché vi si stabilirono varie famiglie provenienti dalla località Scigliano. Il toponimo si richiama all’ubicazione dell’abitato, sorto in una gola stretta tra due catene di monti, dette Serre. Casale di Feroleto Antico, ne condivise le sorti, restando sempre assoggettata alla signoria dei D’Aquino. Sul finire del Settecento, ai tempi della Repubblica partenopea, fu riconosciuta comune autonomo e inclusa nel cantone di Catanzaro. Col nuovo ordinamento amministrativo dato dai francesi al regno di Napoli, all’inizio del XIX secolo, venne elevata dapprima a sede di un governo, comprendente le università di Cicala, Settingiano, Vena e Cortale, e poi a capoluogo di un circondario, la cui giurisdizione subì mutamenti durante il restaurato dominio borbonico. Annessa all’Italia unita, insieme al resto della regione, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Tra le costruzioni più interessanti figurano: la chiesa parrocchiale, dedicata alla Beata Vergine del Perpetuo Soccorso e il monumento ai caduti.

Fu fondata, probabilmente nel corso del XV secolo, su iniziativa del principe D’Aquino di Feroleto Antico, che fece immigrare nella zona una colonia di contadini addetti al lavoro dei campi nel suo feudo. In seguito registrò un aumento della popolazione, perché vi si stabilirono varie famiglie provenienti dalla località Scigliano. Il toponimo si richiama all’ubicazione dell’abitato, sorto in una gola stretta tra due catene di monti, dette <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SERRE'>Serre</a>. Casale di Feroleto Antico, ne condivise le sorti, restando sempre assoggettata alla signoria dei D’Aquino. Sul finire del Settecento, ai tempi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=REPUBBLICAPARTENOPEA'>Repubblica partenopea</a>, fu riconosciuta comune autonomo e inclusa nel cantone di Catanzaro. Col nuovo ordinamento amministrativo dato dai francesi al regno di Napoli, all’inizio del XIX secolo, venne elevata dapprima a sede di un governo, comprendente le università di Cicala, Settingiano, Vena e Cortale, e poi a capoluogo di un circondario, la cui giurisdizione subì mutamenti durante il restaurato dominio borbonico. Annessa all’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ITALIA'>Italia</a> unita, insieme al resto della regione, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Tra le costruzioni più interessanti figurano: la chiesa parrocchiale, dedicata alla Beata Vergine del Perpetuo Soccorso e il monumento ai caduti.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri oltre che del corpo forestale. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olivo, agrumi, uva e altra frutta, in particolare castagne; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, metallurgico, della lavorazione del legno, della fabbricazione di mobili, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Degno di nota è l’apporto economico dell’artigianato, specializzato nella fabbricazione di sedie di vario tipo. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva completa il panorama del terziario. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale e del museo Antiquarium “Mostra permanente della civiltà contadina e artigiana”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri oltre che del corpo forestale. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olivo, agrumi, uva e altra frutta, in particolare castagne; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, metallurgico, della lavorazione del legno, della fabbricazione di mobili, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Degno di nota è l’apporto economico dell’artigianato, specializzato nella fabbricazione di sedie di vario tipo. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva completa il panorama del terziario. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale e del museo Antiquarium “Mostra permanente della civiltà contadina e artigiana”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale, gustando i piatti tipici della cucina locale ed effettuando escursioni sui monti silani. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, oltre che per motivi di studio. Tra gli appuntamenti tradizionali meritano di essere citate: la fiera della quarta domenica di ogni mese; la festa della Madonna di Costantinopoli, l’ultima domenica di maggio; le manifestazioni dell’agosto serrastrettese; la fiera di Capodanno, il 30 e il 31 dicembre. La festa della Patrona, la Madonna del Soccorso, viene celebrata l’8 settembre.

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale, gustando i piatti tipici della cucina locale ed effettuando escursioni sui monti silani. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, oltre che per motivi di studio. Tra gli appuntamenti tradizionali meritano di essere citate: la fiera della quarta domenica di ogni mese; la festa della Madonna di Costantinopoli, l’ultima domenica di maggio; le manifestazioni dell’agosto serrastrettese; la fiera di Capodanno, il 30 e il 31 dicembre. La festa della Patrona, la Madonna del Soccorso, viene celebrata l’8 settembre.

Località

Accaria, Accaria Rosaria, Angoli, Cancello, Catena, Contrada Persico, Crichi Soprano, Dondolo, Forestella, Mancini, Migliuso, Nocelle, Palmatico, Salice, San Michele, Scarpelli, Serra, Soverito, Tavano, Viterale

Accaria, Accaria Rosaria, Angoli, Cancello, Catena, Contrada Persico, Crichi Soprano, Dondolo, Forestella, Mancini, Migliuso, Nocelle, Palmatico, Salice, San Michele, Scarpelli, Serra, Soverito, Tavano, Viterale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Serrastretta rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.