Descrizione
Comune montano, di origini medievali, la cui economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. I serritani, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio comprende anche il lago Votturino e l’isola amministrativa Botte Donato, oltre alle località San Nicola Silano e Silvana Mansio; il suo profilo geometrico è irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.928 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; situato su un costone, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta una torre d’oro, merlata alla guelfa, fondata sulla vetta centrale di un monte argenteo a tre cime, “alla tedesca”, e sormontata da una cometa d’argento a sette raggi, accompagnata, ai lati, da tre stelle a otto raggi, pure d’argento.
Storia
Fu fondata, nel IX-X secolo, da profughi cosentini, costretti ad abbandonare la loro città, a causa delle incursioni saracene. Il toponimo è un composto di “serra”, avente il significato di ‘monte, altura, catena montuosa”. Casale del capoluogo provinciale, divenne in seguito un villaggio di Pedace, dal quale ha tratto la specificazione aggiunta al nome. Verso la metà del Seicento, fu infeudata al granduca di Toscana, dal cui dominio si sottrasse poco dopo, a seguito della rivolta di Celico. Rientrata così nel regio demanio, fu elevata a comune autonomo e compresa nel cantone di Cosenza, ai tempi della Repubblica Partenopea. Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu dapprima inserita, quale università, nel cosiddetto governo di Spezzano Grande (oggi Spezzano della Sila) e poi aggregata a Pedace, da cui si staccò nel 1838, recuperando l’autonomia. Annessa al regno d’Italia, al termine del restaurato dominio borbonico, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale di San Donato, con bei portali in pietra, del Seicento; la chiesa di San Leonardo, del XVII secolo, in cui si può ammirare, tra l’altro, un altare ligneo riccamente intagliato; la trecentesca chiesetta della Cona; i palazzi Adami e Campagna, con portali ornati di rilievi barocchi.
Economia
Se si escludono i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Si producono cereali, frumento, ortaggi e castagne; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini. L’industria è costituita da qualche piccola azienda che opera nei comparti alimentare, edile e della lavorazione del legno. Il terziario non garantisce servizi qualificati, come quello bancario; la rete distributiva, di cui si compone, soddisfa le esigenze primarie della comunità. Non si registrano particolari strutture sociali. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i semplici ma genuini prodotti del luogo, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale ed effettuando interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili localmente. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche. Il Patrono, San Donato, si festeggia la seconda domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.
Località
Botte Donato, Casella di Giallo, Silvana Mansio
- Popolazione 986
- Lat 39° 16' 38,13'' 39.27725833
- Long 16° 20' 46,12'' 16.34614444
- CAP 87050
- Prefisso 0984
- Codice ISTAT 078141
- Codice Catasto I650
- Altitudine slm 726 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2243 - Superficie 59.15 Km2
- Densità 16,67 ab/Km2
- Sismicità Zona 1
- Alba 06:50
- Tramonto 16:31